Il nuovo numero della rivista The Passenger è dedicato all’India, meta per eccellenza del viaggio di formazione, dell’anno sabbatico alla ricerca di sé. Ma l’India contemporanea stenta a riconoscere sé stessa…

Il nuovo numero di The Passenger, rivista pubblicata da Iperborea, è dedicato all’India, meta per eccellenza del viaggio di formazione, dell’anno sabbatico alla ricerca di sé. Ma l’India contemporanea stenta a riconoscere sé stessa.

THE PASSENGER - INDIA

Pochi sanno, tra l’altro, che una comunità sotto attacco, invisa a tutte le religioni, è quella degli atei, tema di un esclusivo reportage della giornalista Julia Lauter.

La diversità e la ricchezza della cultura indiana sono l’anima di un paese che non ha una voce né una lingua sole, ma si esprime in 22 lingue ufficiali e decine di altri idiomi e dialetti, come sottolinea Arunava Sinha nel suo babilonico viaggio Un paese, molte letterature.

Per il governo centrale di Delhi invece, soprattutto sotto l’attuale ideologia nazionalista, la diversità – linguistica, etnica, regionale e religiosa – è una minaccia da affrontare manu militari, come racconta lo scrittore kashmiro Mirza Waheed, che ha vissuto in prima persona la repressione nella regione al confine con il Pakistan, scossa da decenni di scontri.

In India esiste però anche un altro centro di potere, che al contrario è sempre stato affascinato dalla diversità: Bollywood, che scopriamo provare un amore morboso per la Svizzera, quintessenza della fascinazione per le ambientazioni esotiche agli occhi dello spettatore indiano, raccontata nell’articolo di Juhi Saklani. Altra curiosità poco conosciuta è l’avanguardistico programma spaziale indiano, ingiustamente ai margini della narrazione sullo spazio, come descritto da una protagonista del settore, la space designer e imprenditrice Susmita Mohanty.

Eppure, mentre una parte del paese partecipa al boom economico e tecnologico, larghe fette della popolazione sono ancora oggi condannate alla povertà in virtù del sistema delle caste, la madre di tutte le ingiustizie dell’India secondo l’autorevole parere di Arundathi Roy, autrice di un manifesto contro la discriminazione castale.

L’altra grande categoria discriminata, come è tristemente noto, sono le donne, che subiscono il peso della società patriarcale, anche se non mancano movimenti di resistenza ed esempi di riscatto come suggerito negli articoli delle scrittrici Tishani Doshi e Sonia Faleiro che mostrano un’altra India: dalle danze dei transessuali, hijra, alle mobilitazioni delle madri del Manipur, al mondo del wrestling che vede una lottatrice come protagonista.

The Passenger India è anche il primo volume della collana a ospitare un graphic essay, sul cibo bengalese, e un longform dell’Economist sui monsoni, la chiave per capire le difficoltà dell’India, un paese ancora fondamentalmente agricolo e per questo gravemente minacciato dai cambiamenti climatici.

 

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