“Nuovo manuale minimo dell’attore”: Dario Fo e Franca Rame raccontano la loro passione per il teatro

Nuovo manuale minimo dell’attore (Chiarelettere) da anni in attesa di essere scritto e già pensato dal premio Nobel Dario Fo con la moglie Franca Rame, vede ora finalmente la luce. Viene così mantenuta la promessa fatta dai due attori a chi attendeva la seconda puntata di Manuale minimo dell’attore, pubblicato nel 1987.

Qui ci sono la vita e il teatro insieme, c’è l’Italia degli anni del dopoguerra e degli anni Settanta, dilaniata dal terrorismo però spinta da una fortissima tensione ideale, motore di tutte le commedie che Franca e Dario portavano in scena nei teatri di periferia di tutt’Italia con successo.

Loro che a un certo punto erano stati espulsi dai teatri stabili, dalla radio e dalla televisione. Gli incontri e la collaborazione con Beckett, Strehler, Abbado, Sartre, la prima di Mistero buffo a Parigi con un grammelot reinventato alla francese, le provocazioni in sala con gli attori sparsi tra il pubblico stupito e incredulo, i trucchi e i suggerimenti di Franca quando viene a mancare la battuta, le trovate sceniche di allestimenti di spettacoli che portavano sul palco l’attualità evitando il didascalismo e l’ovvio.

Infine, il viaggio in Cina e la scoperta di quel teatro e delle contraddizioni di quella società. Quante storie, quanto vissuto, quanto teatro. E quante risate. Tra censure, sghignazzi e storie incredibili (quella volta che uno spettatore morì davvero dal ridere). Tutto in una cavalcata in cui ogni circostanza è filtrata attraverso l’emozione del momento, e il ricordo diventa rinnovato impegno per continuare a fare della vita un teatro che sia testimonianza del destino e della storia di ciascuno di noi.

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