È nato “OTTOPAGINE”, l’esperimento editoriale di oTTo, lo spazio milanese di Via Paolo Sarpi: due grandi fogli piegati e dentro una sola lunga storia, di un solo autore, su un luogo del mondo

È nato OTTOPAGINE, l’esperimento editoriale di oTTo, lo spazio milanese di via Paolo Sarpi dove poter mangiare, bere, leggere e stare in compagnia. Ma attenzione, perché OTTOPAGINE “non è una rivista, neanche un posacenere, nemmeno una libreria, né una lavanderia”, ha spiegato durante la presentazione il responsabile di progetto Roberto Marone, accompagnato dall’attore Walter Leonardi.

E allora cos’è OTTOPAGINE?

È un periodico gratuito che all’apparenza si presenta come una sorta di posterzine e che esce ogni due mesi (“con la speranza che diventi mensile”): due grandi fogli piegati e dentro una sola lunga storia, di un solo autore, su un luogo del mondo. Si può trovare nel locale, nel quale sarà esposta anche la copertina che rappresenterà la foto satellitare del posto trattato.

Il primo numero l’ha scritto Marco Marsullo, napoletano classe ’85, autore, tra gli altri, di Dio si è fermato a Buenos Aires (Laterza), L’audace colpo dei quattro di Rete Maria che sfuggirono alle Miserabili Monache (Einaudi Stile Libero), I miei genitori non hanno figliIl tassista di Maradona (entrambi per Rizzoli), e dell’ultimo romanzo Due come loro (Einaudi Stile Libero), già opzionato per la realizzazione di un film.

Il luogo del mondo scelto per cominciare sono le coltivazioni nel deserto a sud della Libia, dei cerchietti verdi in mezzo al nulla, dove passano tutti i migranti che arrivano da noi, in Italia. Il deserto è il luogo più affollato di sentimenti è il titolo del racconto di Marsullo, che vede come protagonisti “un padre e un figlio, il lavoro disumano, il deserto e la solitudine. Una storia di amore e di coraggio, di separazione e speranza. Un racconto di finzione che somiglia dolorosamente alla vita reale”.

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