Essere una ragazza di campagna non è facile, soprattutto in un’epoca senza internet né cellulari e in cui le donne sono relegate tra le mura domestiche. Una riflessione sulla trilogia cult dell’autrice irlandese Edna O’Brien, che negli anni Sessanta ha fatto scandalo con i racconti della vita sregolata di Baba e Kate, due ragazze che scappano dalla campagna e vivono senza regole in città…
Oggi anche le ragazze di campagna (e di provincia) sanno cosa succede in città e, più in generale, nel mondo grazie a internet e agli smartphone, ma un tempo non era così facile. Solo cinquanta o sessant’anni fa in Irlanda, come in Italia, vivere fuori dalla città significava essere tagliate fuori dalla modernità, ancorate alle tradizioni e alle regole del villaggio.
Tutta un’altra storia rispetto alla California dorata delle Ragazze raccontante da Emma Cline, alla New York pirotecnica de La valle delle bambole, dove si affittano stanze e si trova lavoro come modelle o segretarie in studi legali all’ultimo grido, ma anche alla Londra intellettuale delle sorelle Mitford.
Le Ragazze di campagna di Edna O’Brien, Baba e Kate, lo sanno e fin dai quattrodici anni ce la mettono tutta per andarsene di casa. Un paesino che non fa nulla per essere ospitale, anzi proprio lì, nell’idilliaca campagna irlandese, tra una messa e una mungitura delle vacche, le ragazzine incontrano per la prima volta il loro nemico più grande: l’amore.
Perché quello che infanga la reputazione delle ragazze è anche quello a cui loro aspirano di più, le attenzioni e le cure speciali di un amato, che spesso però è anche troppo adulto per desiderare solo affetto. E così Kate, figlia di un alcolizzato e orfana di madre, non sa come rispondere alle lusinghe del droghiere, di cui ricorda le avances non troppo velate alla madre. In cambio di regali e pranzi in città cade nelle grinfie di un anziano vicino dai gusti raffinati a cui è affibbiato il nomignolo di Mr. Gentleman. Peccato però che del gentiluomo abbia solo l’aspetto.
Oggi con internet, i treni veloci e la tv, Baba e Kate sarebbero solo due delle tante liceali che vivono in provincia e trascorrono il sabato in città a comprare abiti alla moda e a frequentare coetanei “interessanti” soprattutto perché non cresciuti nel loro stesso paesino.
Negli anni Cinquanta, invece, le due ragazze finiscono in collegio e a soli sedici anni, espulse da scuola, si trasferiscono in città, a Dublino. Dividono una stanza in subaffitto e si dedicano a lavoretti nei negozi di alimentari, ma soprattutto si fanno abbindolare dalle promesse degli uomini più grandi che frequentano in cambio di un po’ di affetto e di regali che non potrebbero permettersi. Un’inclinazione, quella di lasciarsi sedurre dalle promesse, che si porteranno dietro per tutta la vita e nella trilogia che l’autrice irlandese ha dedicato loro.
Ragazze di campagna (Elliot), La ragazza dagli occhi verdi e Ragazze nella felicità coniugale (la prima edita da da e/o, la seconda da Elliot) sono le opere, parzialmente autobiografiche, che O’Brien ha dedicato a Baba e Kate e che le sono costate la censura e molteplici critiche in Irlanda per via dell’immoralità delle sue protagoniste, insicure e sempre in cerca dell’amore a discapito della loro integrità e del loro onore.
La stessa autrice ha suscitato scandalo perché ha abbandonato il primo marito per trasferirsi prima a Londra e poi a New York dove ha incontrato attori, cantanti e scrittori. Questi suoi anni sono raccontati nell’autobiografia della scrittrice, Country Girl (Elliot).
Quello che emerge dai quattro libri è una cartolina del disagio dell’essere ragazza e poi donna in una società che soffoca la sessualità femminile e relega le signore ai fornelli e alla cura della casa. La sorte di Kate e Baba, che si rivela ben diversa dalle loro aspettative adolescenziali, dimostra le conseguenze del vivere tagliati fuori dalla modernità e dalla città. Chissà se oggi i cellulari, internet, le riviste e i tanti libri scritti sull’argomento sono sufficienti a risparmiare alle ragazze di campagna del 2016 la disperazione provinciale che ha mandato fuori di senno Kate.