Per chi vuole scrivere in gruppo e per chi preferisce lavorare in solitudine, per chi è amante della natura e chi della storia… in giro per il mondo ce ne sono per tutti i gusti e le esigenze: da Seattle a Parigi, passando per Detroit e la Florida, ecco alcune imperdibili residenze per scrittori…

Virginia Woolf ha detto che ogni artista ha bisogno di “una stanza tutta per sé”, fisica e simbolica, e perché non trovare questo spazio in una residenza per artisti o, meglio ancora, in una “residenza per scrittori”? Bustle.com recentemente ne ha raccontate sei: per chi vuole stare in una comunità e per chi preferisce lavorare in solitudine, per chi è amante della natura e chi della storia; per alcune è necessario pagare, mentre per altre lo scrittore è pagato…  Da Seattle a Parigi, passando per Detroit e la Florida, ecco alcuni esempi:

Fremont Bridge Residency

Avete mai desiderato vivere su un ponte? Se abitate a Seattle o nei suoi dintorni, avete questa occasione. Il Seattle Office of Arts and Culture, in collaborazione con il dipartimento dei trasporti di Seattle, offre un posto nella residenza nella torre nordovest dello storico Fremont Bridge, un ponte mobile, che attraversa il canale di Lake Washington e che si alza circa 35 volte al giorno per lasciar passare le navi, in uso fin dal 1917. La torre nordovest è stata a lungo sfitta ma è dotata di una scrivania, una sedia, un lampadario al soffitto, finestre e aria condizionata… di cos’altro avete bisogno? Il romanziere, saggista o poeta di turno avrà il compito di scrivere un’opera che celebri il ponte in occasione del centenario della sua realizzazione.

Artcroft

Se siete tipi da aria aperta, un soggiorno ad Artcroft potrebbe fare più al caso vostro. In una fattoria, con tanto di mandrie di bestiame, in Kentucky, scrittori e artisti si dovranno cimentare sia nella preparazione dei pasti e altre faccende casalinghe, sia nei programmi artistici di gruppo. Gli scrittori che vi soggiornano potranno inoltre aiutare con gli animali o in giardino, come pagamento per il soggiorno. Se avete sempre desiderato lavorare in una fattoria, questo è il vostro posto.

Write A House

Per gli artisti che cercano qualcosa di più duraturo, non esiste forse soggiorno migliore del programma Write A House a Detroit. Nel tentativo di riqualificare alcuni quartieri problematici di Detroit e offrire una formazione professionale ai giovani dell’area, Write A House è un’associazione no profit che ristruttura le case locali, coinvolgendo nel progetto i giovani del luogo, per lasciarle poi agli scrittori. Sì, avete capito bene: se sei scelto per questo programma, hai diritto a una casa che ti appartiene legalmente. Nel tempo il progetto ha regalato due case, una nel 2014 e una nel 2015. Il programma è aperto solo agli scrittori che dimostrano di avere un reddito basso e che sono disposti a spostare la residenza nella nuova casa. Romanzieri, saggisti e poeti sono i benvenuti.

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Progetto Kerouac

Invece di cercare l’ispirazione tra gli edifici storici, la natura o la cultura del vicinato, che ne pensate di lasciarvi ispirare da uno dei più grandi scrittori americani del ventesimo secolo? Il progetto Kerouac offre quattro posti ogni anno per aspiranti scrittori che vogliono soggiornare nel cottage in Florida dove lo scrittore compose I vagabondi del Dharma: questo potrebbe diventare anche il luogo del vostro capolavoro letterario, se avrete la fortuna di essere scelti. Dopotutto, Kerouac aveva così tanta creatività che ne potrebbe essere rimasta ancora qualche goccia da assorbire. La residenza è aperta a poeti, sceneggiatori di teatro e di cinema, romanzieri e saggisti.

Arts in the Parks

Janice Kasper, 2007

I parchi nazionali sono tra i più grandi monumenti americani e alcuni tra i posti più stimolanti del territorio. E cosa ne pensate di passare un po’ di tempo in uno di essi, dedicandovi alla scrittura? Bene, siete fortunati. Il programma Arts in the Parks, un servizio del National Park, offre ogni tipo di soggiorno per tutti gli artisti, compresi gli scrittori. Ci sono letteralmente dozzine di offerte, da una remota baita in Alaska a uno studio nelle Everglandes (Florida), e potete trovare l’ambiente che accenda la vostra creatività.

Shakespeare and Company

Si può trarre molta ispirazione nel nuovo continente, ma perché non cercarla anche nel vecchio? Per esempio in una città che ha ospitato autori come F. Scott Fitzgerald e Ernest Hemingway. Proprio così, Shakespeare and Company (di cui ilLibraio.it ha raccontato la storia, ndr) è una libreria di Parigi, che ha ospitato un programma non ufficiale di soggiorno degli autori per più di 60 anni. Da quando George Withman ha aperto il negozio nel 1951, le porte sono sempre rimaste spalancate per ogni artista o scrittore, che Withman definiva “tumbleweeds” (i cespugli di piante ormai seccate che rotolano sul terreno spinte dal vento, tipiche dei paesaggi americani, ndr). I “tumbleweeds” che soggiornavano nella libreria erano invitati a fare solo tre cose: leggere un libro al giorno, aiutare in negozio per poche ore e scrivere una propria biografia, breve o lunga, da consegnare a Withman. Negli anni decine di migliaia di tumbleweeds hanno soggiornato nella libreria e, anche dopo la morte di Withman, le porte continuano a essere aperte: così, se cercate un residenza per artisti estremamente informale e con una lunga e vivace storia, potrebbe essere il caso di volare verso Parigi.


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