I motivi per scrivere in corsivo nell’era delle tastiere (e del “maiuscolo”)? Pensate a una lettera d’amore, o confrontate la vostra grafia con quella dei vostri amici. Potrete intuirne un paio…

T9, tastiera interattiva, solo lo stampatello: da quando ci sono i cellulari e i pc molte persone non sanno più scrivere in corsivo ed è una grande perdita.

A cosa serve scrivere in corsivo? Quali sono le peculiarità e i vantaggi di scrivere in corsivo?

Qui vi presentiamo 4 vantaggi per continuare a scrivere in corsivo e non dimenticarlo.

1) La precisione. Vi ricordate alle elementari quante centinaia di “a” in corsivo avete fatto sulle righe grandi dei “quadernoni”? Dovevano essere precise, toccare i bordi, non sforare, sembrare fatte col calamaio. Passare ore e ore a fare pagine e pagine (e ancora pagine in caso di punizione) di lettere in corsivo è stato utile a essere precisi quando adesso siamo obbligati a scrivere in corsivo o a fare una “firma leggibile”.

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2) La finezza. Scrivere in corsivo sembra appartenere a un’epoca passata, ha quel non so che di retrò che affascina. Provate a scrivere una lettera d’amore in stampatello o una in corsivo, con una grafica “serif”: la differenza potrebbe essere abissale.

3) La personalità. Scrivere in corsivo è sinonimo di personalità: molte lingue non hanno il corsivo e le persone sono “ingabbiate” nello stampatello; conoscere questo stile di grafia è importante perché è personale, ogni corsivo è diverso l’uno dall’altro, la sinuosità delle curve e la spigolosità dei trattini distingue le personalità.

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4) L’ufficialità. Ce lo hanno sempre detto sin dalle scuole superiori: i documenti ufficiali, a partire dai temi, sono validi solo se scritti in corsivo. Su questo c’è qualche dubbio, ma vale la pena saper scrivere in corsivo, mettete che qualche datore di lavoro lo pretenda per assumervi!

E voi? Siete schiavi dello stampatello o usate il corsivo?

 

 

 

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