Tra i lettori degli Stati Uniti è in calo l’attenzione per i romanzi a favore della saggistica. Da segnalare, a questo proposito, il brusco calo degli iscritti a facoltà umanistiche in favore di quelle scientifiche

Si parla tanto della crisi della lettura in Italia. Anche per questo è importante osservare cosa sta accadendo all’estero. A questo proposito, Giornaledellalibreria.it, riprendendo l’ultimo report del National Endowment for Arts, ha raccontato come vanno le cose negli Stati Uniti. Ecco alcuni degli elementi emersi:

-Partiamo dal dato che colpisce di più: tra i lettori Usa è in calo l’attenzione per i romanzi (ne legge appena il 47% dei 37 mila intervistati dal sondaggio), a favore della saggistica. Stando al report,” il 2008 è stato l’ultimo anno in cui la lettura di narrativa presentava un andamento positivo mentre oggi siamo tornati ai livelli del 2002″. A questo proposito Giornaledellalibreria.it ricorda il brusco calo degli iscritti a facoltà umanistiche in favore di quelle scientifiche. Certo, quando si parla di calo della narrativa va considerato che, soprattutto tra i giovani, l’interesse per le serie tv (dunque per le storie) è altissimo. E che, probabilmente, toglie tempo alla lettura dei romanzi.

-Tra i lettori Usa, inoltre, gli uomini “sembrano preferire i libri di non fiction, mentre per le donne è vero il contrario”.

-Anche la fascia degli young adult “è più orientata verso la fiction mentre gli over 75 sono più propensi alle opere di saggistica”.

Anche negli Usa, come da noi, l’area geografica ha un impatto importante sui tassi di lettura: “lo stato di Washington si colloca molto al di sopra della media nazionale con un tasso di penetrazione della lettura al 63%, Colorado, Rhode Island e Connecticut sono attorno al 56%, mentre la situazione si fa drammatica in Nevada (37%), Virginia (36%) e Alabama (34%)”.

– Quanto al fatturato totale dei libri a stampa, è calato del 2,5% nel 2013 rispetto al 2012. “Il genere che ha perso di più, in parte perché è quello che ha conosciuto una digitalizzazione maggiore, è la fiction (siamo attorno ad un -11%), mentre le vendite di non fiction sono rimaste sostanzialmente stabili”.

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