Alice Amerizzi, 20 anni, studentessa, è una delle “messaggere” della lettura di #ioleggoperché. E in questa intervista a IlLibraio.it racconta la sua passione per le storie (passione che ha voglia di trasmettere ai non lettori)…

Il 2015 è l’anno della prima edizione di #ioleggoperché, iniziativa pensata dall’Associazione Italiana Editori per promuovere la lettura tra chi non legge. E i protagonisti, questa volta, sono i cosiddetti “lettori forti”, che hanno la possibilità di diventare “messaggeri della lettura” e di farsi promotori volontari della loro passione per la lettura (scopri tutti i dettagli sulla campagna). In vista della festa nelle piazze in programma il 23 aprile (che sarà trasmessa da Rai3), IlLibraio.it, media supporter dell’iniziativa, ha deciso di dar voce ad alcuni dei lettori che hanno scelto di diventare “messaggeri”. Oggi è il turno di Alice Amerizzi, 20 anni, studentessa a Empoli (nella foto sotto).

IoLeggoPerché

 

Dove abitualmente compra i libri?
“Nelle librerie online, come Ibs.it“.

Legge anche in e-book?
“Molto spesso”.

Dove ama “immergersi” nei libri?
“Dove capita. Ma il più delle volte leggo a casa”.

Che genere di libri preferisce?
“Di tutti i tipi, da quelli da leggere sotto l’ombrellone a quelli di cronaca”.

Cosa l’ha spinta a diventare una “messaggera della lettura”?
“Trovo che leggere aiuti a crescere, a pensare e a riflettere; è un bagaglio che ci portiamo per tutta la vita. Serve a staccare la spina; e poi leggere mi diverte… divento curiosa e non riesco a smettere. Quindi la voglia di diventare ‘messaggero’ è appunto data dal desiderio di spingere gli altri a essere curiosi”.

#ioleggoperché: qual è la sua risposta?
“Perchè mi piace la bellezza. E la bellezza può essere anche un bel libro. È anche imparare, e capire o interpretare, rispettare le esperienze diverse dalle mie. E’ emozionarsi, immedesimarsi e arrabbiarsi per una storia che no, per me non doveva andare così. E’ anche scoprire i fatti passati, andare dentro la cronaca, e sentirsi più completi. E’ chiudere un libro con l’amaro in bocca perché… è già finito. Leggere aiuta a vivere. Ti proietta in mondi nuovi e diversi, ti fa sentire meno il peso della giornta. La lettura non ha limiti, né di spazio né di tempo. È anche scoprirsi, libro dopo libro, un passo avanti”.

Come convincerà i non lettori che leggere è bello?
“Cercando di consigliare loro libri in cui possano immedesimarsi, in cui possano trovare luoghi e fatti più vicini a loro”.

Ha una frase tratta da un libro che pensa possa far innamorare della lettura?
“Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l’autore fosse tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira (da Il Giovane Holden di J.D. Salinger)”.

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