“Dopo internet – Le reti digitali tra capitale e comune”: la raccolta di saggi di Tiziana Terranova, sulle mutazioni che hanno trasformato (in maniera irreparabile?) l’ethos tecnologico, culturale ed economico del web
Teorica e attivista (il cui lavoro si colloca nell’ambito degli studi critici su Internet e i media, le culture e le tecnologie digitali), Tiziana Terranova ha già pubblicato, tra gli altri, Corpi nella rete (Costa e Nolan 1996), Network Culture: Politics for the Information Age (Pluto Press 2004) e Cultura Network: per una micropolitica dell’informazione (manifesto libri, 2006).
Docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, Terranova tiene corsi su media digitali, studi culturali e tecnopolitica presso l’Università di Napoli L’Orientale, dove ha co-fondato l’Unità di Ricerca sulle Tecnoculture (TRU) e il Centro di Ricerca Interuniversitario sulle Tecnoculture Transnazionali (CRITT), e fa parte dei collettivi Euronomade e Critical Computation Bureau.
Not porta in libreria la sua nuova raccolta di saggi, Dopo internet – Le reti digitali tra capitale e comune.
La tesi del volume? “Internet non esiste più”. E, se ancora sopravvive, è soltanto come tecnologia residuale. Dopo oltre vent’anni e un paio di crisi finanziarie, la Rete è ormai diventata lo sfondo quasi impercettibile di un’infrastruttura tecnologica pervasiva e planetaria, in cui si intrecciano, come una maglia, comunicazione e computazione: “il Complesso delle Piattaforme”.
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Nei saggi raccolti nel libro, scritti nel corso del decennio che dalla fine degli anni Zero porta ai primi Duemilaventi, Terranova assiste a questa “mostruosa trasformazione” chiamando in causa le teorie del capitalismo cognitivo e della cooperazione simpatetica, analizzando l’economia dell’attenzione e le sue psicopatologie, riprendendo il discorso sul rapporto tra automazione e comune.
Il risultato è uno sguardo sulle mutazioni che hanno trasformato (in maniera irreparabile?) l’ethos tecnologico, culturale ed economico di Internet.
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Per l’autrice, l’originaria utopia orizzontale della Rete è morta, estinta, liquidata dallo strapotere delle corporation e dalle logiche algoritmiche dei social network. Nei suoi saggi Terranova scruta tra le pieghe del passato recente per svelare le futurità ancora possibili nel presente post-digitale.
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