La teoria dei 6 gradi di separazione applicata al mondo della letteratura e del cinema (con risultati sorprendenti): la seconda puntata della rubrica di Cristina Prasso rende omaggio al regista de “Il Laureato”, morto ieri

Conoscete la teoria secondo cui ogni persona nel mondo è collegata a un’altra da sei gradi di separazione? Ecco, in questa nuova rubrica (qui la prima puntata) “colleghiamo” due famosi registi attraverso sei… libri di separazione.

Quella che state leggendo, in realtà, è una “puntata” speciale della rubrica. Ieri, infatti, a 83 anni ci ha lasciato Mike Nichols, il regista di un film cult, “Il laureato”, ma non solo, ovviamente. Nella sua incredibile carriera, in cui ha vinto Oscar, Grammy, Emmy e Tony, Nichols ha diretto tante  famose commedie e alcuni amati musical.

#6libridiseparazione, quindi, ha scelto di omaggiarlo, “collegandolo” a un altro grandissimo della storia del cinema, Sergej Ėjzenštejn

Ed ecco i 6 libri che “separano” Ėjzenštejn e Nichols:

1) Nel 1935, Ėjzenštejn inizia a girare Il prato di Bežin, da un racconto di Ivan Turgenev, apparso nel 1850. La tormentata lavorazione del film è interrotta nel 1937 e la pellicola viene poi distrutta.

 

2) Nel romanzo I demoni (1872), Fëdor Dostoevskij traccia un feroce ritratto di Turgenev nel personaggio di Karmasinov, uno scrittore presuntuoso e arrogante. L’ispirazione è così diretta che, in una lettera del 3 dicembre 1872, Turgenev commenta: «Non mi sorprende affatto che Dostoevskij si comporti così. Mi odia da quand’eravamo giovani, all’inizio della nostra carriera di scrittori, benché io non abbia fatto alcunché per fomentare tale odio».

 

3) Il radicale nichilismo di un altro personaggio dei Demoni, Aleksej Kirillov, viene analizzato da Albert Camus nel suo Il mito di Sisifo, pubblicato in Francia nel 1942. Convinto che «chi ha il coraggio di uccidersi, quello è Dio», al termine del romanzo Kirillov si spara alla tempia.

 

4) Nel 1956, Albert Camus adatta in forma teatrale Requiem per una monaca, il romanzo di William Faulkner pubblicato nel 1951.

 

5) Nel 1949, Faulkner pubblica Knight’s Gambit, una raccolta di racconti gialli. Nello stesso anno, Arthur Miller vince il premio Pulitzer con Morte di un commesso viaggiatore. (Faulkner vincerà il Pulitzer due volte: nel 1955, con il romanzo Una favola e − postumo − nel 1963, con il romanzo I saccheggiatori.)

 

6) Il 15 marzo 2012, all’Ethel Barrymore Theatre di New York, va in scena un nuovo allestimento di Morte di un commesso viaggiatore, diretto da Mike Nichols e interpretato da Philip Seymour Hoffman. Lo spettacolo vince ben undici Tony Award 2012, compreso quello per la miglior regia (il nono Tony nella carriera di Mike Nichols).

 

 

Ma la nostra è soltanto una delle molte connessioni possibili. Perché non ci provate anche voi e condividete i vostri “collegamenti” con gli amici e i lettori del Libraio?

 

*L’autrice della rubrica, grande appassionata (tra le altre cose) di cinema, è direttore editoriale di Nord Edizioni

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