Il romanzo “L’arte di essere normale” di Lisa Williamson è sostenuto da Amnesty International Italia per il suo impegno nel raccontare la delicata questione dell’identità di genere. L’autrice, che per molti anni ha lavorato a contatto con adolescenti LGBTQ per il Gender Identity Development Service in Gran Bretagna, racconta con sincerità e innocenza il quotidiano degli adolescenti transgender e a ilLibraio.it spiega quanto è doloroso conoscere ragazzini che non sono accettati e compresi dalle loro stesse famiglie – L’intervista

Negli ultimi anni si sta finalmente dando spazio anche alle storie degli adolescenti LGBTQ e in libreria sta diventando un po’ più facile trovare libri come L’arte di essere normale di Lisa Williamson (Hot Spot – Il Castoro), che racconta le vicende di un ragazzino che da sempre preferirebbe essere una femmina.

Il libro, sostenuto da Amnesty International Italia per il suo impegno nel raccontare la delicata questione dell’identità di genere, è stato scritto da un’autrice che per molti anni ha lavorato a contatto con adolescenti LGBTQ per il Gender Identity Development Service in Gran Bretagna. L’arte di essere normale descrive con sincerità e innocenza la quotidianità degli adolescenti transgender, senza tralasciare il dolore che si prova nel non essere compresi e accettati dalla propria famiglia.

adolescenti LGBTQ

La scrittrice Lisa Williamson, che sarà in Italia il 16 giugno in occasione del festival Mare di Libri dove incontrerà i suoi giovani lettori a Rimini, ha raccontato a ilLibraio.it quali sono le sfide quotidiane degli adolescenti LGBTQ, la mancanza di rappresentazione in arte e nei media di personaggi trans, e ci ha anche lasciato qualche consiglio di lettura.

Perché ha deciso di raccontare una storia che ha per protagonisti degli adolescenti LGBTQ?
“La storia mi ha scelta. Nel 2010 ho ottenuto un lavoro come amministratrice del Gender Identity Development Service, un servizio di supporto che la Sanità inglese offre a minori che hanno difficoltà a riconoscere la loro identità di genere. Parte del mio lavoro consisteva nel trascrivere le annotazioni raccolte durante le ore di terapia e ascoltare storie incredibili: alcune felici, altre tristi, ma sempre diverse e commoventi. Stavo scrivendo di altro, ma quando ho capito che avevo tra le mani tantissimo materiale su cui poter raccontare una storia ho deciso di dedicarmici”.

È crescente il bisogno di storie con giovani protagonisti transessuali e transgender?
“Quando ho iniziato a lavorare al romanzo, mi sono messa a cercare altre opere con protagonisti transessuali e ne ho trovate davvero poche. Mi sono resa conto, così, che i giovani trans non sono quasi mai rappresentati dall’arte e nemmeno dai media. Ed ecco perché mi sono impegnata a cambiare questa situazione, senza però voler scrivere un manuale”.

Quali sono i problemi e i pericoli che i giovani trans si trovano ad affrontare nel quotidiano?
“Un’enorme quantità di pregiudizi che derivano dalla mancanza di visibilità delle persone trans. Gli esseri umani sono sospettosi di quello che non conoscono: se si comprendessero meglio i problemi e le sfide delle persone transgender e transessuali, le cose sarebbero diverse. Per mia esperienza personale, questi pregiudizi arrivano quasi sempre dagli adulti, i ragazzini sono più tolleranti e curiosi delle generazioni precedenti. Ovviamente la situazione cambia di paese in paese, ma in Gran Bretagna ci sono molti supporti accessibili agli adolescenti LGBTQ e molte scuole (anche se non tutte) hanno politiche che mirano a proteggere gli studenti dal bullismo. Moltissimi ragazzi che ho conosciuto attraverso il mio lavoro cercavano l’accettazione degli altri: è sempre terribile conoscere un adolescente che è stato ripudiato dalla sua stessa famiglia. Avere qualcuno dalla propria parte è sempre importante”.

A suo avviso in un futuro a medio termine transfobia e omofobia saranno visti come problemi del passato?
“La situazione è migliorata molto negli ultimi decenni, quindi la mia speranza è che continui così. Sradicheremo completamente questi problemi? Purtroppo non ne sono sicura, anche se lo spero”.

Quali sono i romanzi che raccontano meglio gli adolescenti LGBTQ?
George di Alex Gino, Boy Meets Boy e Two Boys Kissing e Ogni giorno di David Levithan, This Book is Gay di Juno Dawson, If I Was Your Girl di Meredith Russo, Ti darò il sole di Jandy Nelson, Read Me Like A Book di Liz Kessler, Everything Leads to You di Nina LaCour. E molti altri!”.

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