In attesa del parere dell’Agcom, anticipato il testo finale del Garante: non solo – in tempi definiti – Mondadori dovrà vendere Bompiani, Marsilio e Sonzogno. Ma per i prossimi 3 anni a Segrate dovranno rinunciare a pretendere dagli scrittori sotto contratto “una opzione, una prelazione sui loro libri e contratti futuri”. E nelle sue librerie il “colosso” dovrà garantire spazi significativi anche ai concorrenti… – Retroscena

Ancora importanti novità su “Mondazzoli”, com’è stata definita la discussa acquisizione di Rcs Libri da parte di Mondadori: dopo che nei giorni scorsi lo stesso Ad di Mondadori Ernesto Mauri ha confermato “l’ipotesi della dismissione di Marsilio e Bompiani, Repubblica e il Fatto Quotidiano anticipano il testo finale del Garante della Concorrenza. E così si apprende che a Segrate dovranno rispettare tempistiche ben definite: l’Antitrust, infatti “ha stabilito che la Mondadori avrà un primo bonus di sei mesi (su Marsilio e Sonzogno) e di nove mesi (su Bompiani) per cercare liberamente un compratore. Se fallirà la ricerca (beninteso tra aziende che non abbiano link anche solo indiretti con la Mondadori stessa o con Fininvest), allora la cessione dovrà essere tentata da un ‘fiduciario’. Questo uomo di fiducia, che potrà chiudere l’operazione in altri tre mesi, da subito agirà come pilotato dal Garante. Intanto gestirà Marsilio, Sonzogno e Bompiani in modo autonomo dalla Mondadori prima della loro cessione ad altri”, precisa il quotidiano ora diretto da Mario Calabresi. “La Mondadori e il compratore — quando arriverà — avranno infine altri tre mesi per il closing, per l’ultima definitiva firma sul contratto”.

Questa misura, scrive l’Antitrust (lo riporta Il Fatto), “è idonea a ridurre la quota di Mondadori sul mercato dei libri di narrativa e saggistica, e all’interno di questo, del mercato dei tascabili”.


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AUTORI E CONTRATTI – Ma ci sono anche altre importanti condizioni. La seguente riguarda gli autori del nuovo colosso editoriale: per i prossimi 3 anni la “Mondadori rinuncerà a pretendere dagli scrittori sotto contratto una opzione, una prelazione sui loro libri e contratti futuri”. Le case editrici del gigante “Mondazzoli” dovranno dunque rinunciare “al diritto di opzione sulle opere future e al diritto di prelazione per le opere in raccolta”. Tale rinuncia, che sarebbe stata proposta da Segrate, scatterà sei mesi dopo il definitivo varo del provvedimento del Garante.

LIBRERIE E GDO – E veniamo al capitolo (delicato) delle librerie. In quelle Mondadori “editori terzi vedranno i loro volumi esposti in vetrina o nei corridoi con la stessa cura dei titoli del gruppo Mondadori. Il rapporto sarà di al massimo 60 per quest’ultimo e 40 per gli altri editori”. E ci saranno condizioni particolari anche per equilibrare l’ambito della Gdo.

PICCOLI EDITORI – Inoltre, per tre anni Segrate sarà impegnata a sostenere editori emergenti alla fiera romana Più libri più liberi (inizialmente con 150mila euro, ma la cifra è destinata a crescere) e dovrà arrivare anche una “mega donazione” di libri a scuole, ospedali, carceri minorili e biblioteche pubbliche.

Ora l’Agcom avrà 30 giorni di tempo per esprimere il suo parere, obbligatorio ma non vincolante.

VOCI SUL FUTURO – E già circolano le voci non solo sul futuro di Bompiani, ma anche sul nome del top manager che sarà posto al comando delle case editrici del colosso. Come ha anticipato Ernesto Mauri, infatti, ci sarà un’unica figura (“Il modello sono le case editrici internazionali”). Chi sarà il prescelto?

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