“Come sarebbe il cervello se fosse una biblioteca?”. Gli artisti del duo LoveJordan hanno provato a rispondere dando vita alla biblioteca “dell’inconscio”, totalmente di carta, contenente ricordi, parole e…
LoveJordan è il nome del progetto artistico dei giovani inglesi Jonny Love e Samuel Jordan che, tra le altre cose, hanno realizzato anche la biblioteca “dell’inconscio”, The Unconscious Library.
Come ha recentemente raccontato l’edizione Usa dell’Huffington Post, costruita totalmente con carta, l’opera contiene 100mila elementi, raramente correlati da etichette esplicative, che esprimono pensieri e ricordi insoliti e, soprattutto, inconsci: “L’inconscio è uno stato curioso, soprattutto se causato dall’alcool. La biblioteca ‘dell’inconscio’ è frutto di fantasia ed esperienze di vita vissuta; insomma, è un’interpretazione di conoscenze, pensieri e ricordi“, spiegano gli artisti sul loro sito.
Negli scaffali di carta, collegati tra loro tramite scale, sempre di carta, si celebrano le parole dette, pensate, urlate, in stati di incoscienza, e di cui ci si è dimenticati: “Il cervello è un organo affascinante – scrive Jonny Love-, la sua capacità di assorbire e accumulare informazioni, nonché la capacità di manipolarle sono una cosa incredibile. Se fosse una biblioteca, come sarebbe? Quanto grande sarebbe questa biblioteca e cosa conterrebbe? Sarebbe tutto organizzato o caotico?”.
Tra le fila dei “ricordi” cartacei si trovano molti oggetti fondamentali per la produzione o la crescita dei ricordi: bottiglie di alcolici vuote o semipiene, un computer, una serie di piante, scatole disordinate, una scatoletta di pesce (con ancora il pesce dentro), e varie altre “preziose gemme”, “il tutto vagamente etichettato con pensieri cattivi o lazzi da ubriaco”.
Fonte immagine: lovejordan.net
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