“A casa tutto bene” è forse l’album italiano più riuscito di questo inizio d’anno. A pochi giorni dall’inizio del tour, ilLibraio.it ha chiesto a Brunori Sas quali libri porterà con sé in tour…

A casa tutto bene è il disco della maturità di Dario Brunori, cantautore calabrese classe ’77, meglio conosciuto come Brunori Sas. Un album tanto sorprendente quanto lo era stato il primo, Vol. 1, del 2009, che lo aveva fatto subito apprezzare (non a caso, il disco si aggiudicò meritatamente il Premio Ciampi 2009 come “miglior disco d’esordio” e la Targa Tenco 2010 come “miglior esordiente”).

Nel frattempo, anche grazie agli album successivi, Vol. 2 – Poveri Cristi e Vol. 3 – Il cammino di Santiago in taxi, la popolarità del nostro è cresciuta e sono arrivate anche la colonna sonora del film È nata una star? e numerose altre collaborazioni.

Torniamo ad A casa tutto bene (forse l’album italiano più riuscito di questo inizio d’anno), che il leader della band ha presentato così: “Sono canzoni che hanno a che fare con la necessità di affrontare le piccole e grandi paure quotidiane e con la naturale tendenza a cercare un riparo, un rifugio, un luogo in cui sentirsi al sicuro”.

L’album, prodotto da Taketo Gohara, musicalmente è il più raffinato ed equilibrato di Brunori Sas, e anche i testi sono ben calibrati, a partire dal singolo La verità. Tra i brani più riusciti citiamo Lamezia Milano, La vita liquida, Sabato bestiale e Secondo me.


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Avevamo già intervistato Brunori lo scorso giugno per parlare del suo rapporto con la lettura, e il cantautore aveva parlato, tra gli altri, di autori come Jean-Paul Sartre e Oliver Sacks, ma anche Gianni Rodari e Blaise Pascal.

A pochi giorno dall’inizio dell’atteso tour, abbiamo chiesto a Dario Brunori quali libri leggerà tra un concerto e l’altro: “Sicuramente in tour porterò con me Un mondo raro di Antonio Di Martino e Fabrizio Cammarata, perché proprio dalle chiacchierate fatte con Antonio sul viaggio in Messico da cui è nato il loro libro, è venuta fuori anche l’ispirazione per scrivere la canzone Diego e io, che, ispirata al celebre dipinto di Frida Kahlo e alla sua tormentata relazione con Diego Rivera”.


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Aggiunge Brunori Sas: “Visto che sono in periodo messicano, mi porto pure dietro La polvere del Messico di Pino Cacucci, che ho ricevuto in dono qualche settimana fa, proprio in virtù del brano Diego e io“.

IL TOUR:

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