Nel bel mezzo del vertice in corso all’Associazione Italiana Editori per parlare del futuro del Salone del libro di Torino e di possibili alternative alla manifestazione, arriva una clamorosa notizia…

Nel bel mezzo del vertice in corso all’Associazione Italiana Editori per parlare del destino del Salone del libro di Torino e di possibili alternative alla manifestazione (Milano?), arriva una clamorosa notizia: come riporta l’Ansa, infatti, tre persone sono state arrestate e una quarta è stata messa ai domiciliari in un’inchiesta sull’organizzazione legata all’edizione 2016 del Salone. La Procura di Torino, come riporta l’agenzia, procede per turbativa d’asta. Si precisa anche che le misure cautelari non riguardano personaggi politici.

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Sempre l’Ansa aggiunge che sono tre le persone in carcere nell’inchiesta: si tratta di Regis Faure, direttore generale di Lingotto Fiere, Roberto Fantino, direttore marketing della società, e Valentino Macri, segretario della Fondazione per il Libro. Ai domiciliari è stato messo Antonio Bruzzone, dirigente di Bologna Eventi.

Fra le perquisizioni disposte, una riguarda l’ex assessore comunale alla cultura Maurizio Braccialarghe. Nei suoi confronti è stato notificato un avviso di garanzia.

L’inchiesta, come aggiunge La Stampa, è quella nata dall’accusa di peculato contestata all’ex patron Rolando Picchioni.

Al centro, “una presunta fuga di notizie”. Come riporta ancora l’Ansa, un funzionario della Fondazione per il Salone, componente della commissione aggiudicatrice, avrebbe rivelato informazioni riservate a un dirigente di Lingotto Fiere, cosa che ha permesso a Gl Events di calibrare la propria partecipazione alla procedura e di contattare uno dei concorrenti per concordare la sua uscita di scena. Da qui l’ipotesi di turbativa d’asta“.

Staremo a vedere che impatto avrà questa notizia clamorosa sulla decisione degli editori. Di sicuro, arriva in una fase delicatissima per il futuro del Salone.

Al centro della discussione in corso all’Aie, come abbiamo scrittola posizione delle case editrici (e dunque dell’Aie) nei confronti del Salone e di altre manifestazioni che si potrebbero tenere, ad esempio alla Fiera di Milano.

Intanto, arrivano i primi commenti ufficiali: “Attendiamo di conoscere i dettagli dell’inchiesta in corso, auspicando che la magistratura, nei confronti della quale ribadiamo la nostra piena fiducia, facci chiarezza nel più breve tempo possibile”, dichiarano la sindaca di Torino Chiara Appendino e il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino. E aggiungono: “La notizia odierna non fa che rafforzare l’esigenza di un totale rinnovamento della governance del Salone, senza però mettere in discussione le ragioni culturali e storiche che hanno decretato il successo di pubblico ed economico delle 30 edizioni che si sono succedute. Il nostro principale obiettivo resta quello di garantire lo svolgimento della prossima edizione del Salone, attraverso il pieno supporto di tutti gli attori istituzionali, economici e imprenditoriali coinvolti”.

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