Margaret arriva in un paese senza libri, chiede aiuto sul web e il suo appello diventa virale. La storia di una città che ha rimparato a leggere grazie alle donazioni di volumi nuovi alla biblioteca della scuola…

Leggendo si imparano cose nuove, ma non solo: la lettura sviluppa le menti, allarga il campo di interesse e spinge le persone allo sviluppo. Leggere insegna a pensare. Lo sa bene Margaret Elysia Garcìa, scrittrice ed ex insegnante, appassionata promotrice di giustizia sociale e diritto all’istruzione. Quando ha lasciato Los Angeles per trasferirsi a Greenville, nell’Indian Valley, una cittadina di 1130 abitanti sulla Sierra Nevada, ha trovato una situazione spaventosa. L’unica biblioteca presente – quella della scuola elementare – era tristemente scarna e piena di polvere. Vi stanziavano da decenni volumi datati, di dubbio interesse o valore, il che giustificava l’assenza di abitudine alla lettura da parte di quasi tutti gli abitanti, adulti e ragazzi.

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Come scrive YesMagazine!, per Garcìa il problema è che una situazione di degrado intellettuale comporta una scarsità di impegno nel progresso e nell’educazione in generale. Il risultato era un preoccupante grado di disoccupazione (circa il 10%) aggravato da un altissimo tasso di isolamento e intolleranza tra le persone.

Così la scrittrice ha dovuto fare qualcosa. Con un articolo intitolato Just. One. Book., scritto e inviato a due testate online, ha denunciato il caso della cittadina, chiedendo a chiunque ne avesse la possibilità la donazione di un libro. Un libro di quelli veri, di quelli interessanti, di quelli che potessero parlare, insegnare qualcosa agli abitanti di un paese privo di servizi e di cinema. La richiesta di aiuto è subito diventata virale. E nel giro di pochi giorni i libri hanno cominciato ad arrivare. Mille, duemila. All’inizio delle vacanze scolastiche si contavano più di diecimila volumi, e altri erano in arrivo.

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Così i giovani hanno iniziato a curiosare tra gli scaffali colmi di nuovi libri impilati. “La ricchezza di informazioni e intrattenimento ora in mostra nella biblioteca della scuola è qualcosa che molti di questi ragazzi non hanno mai incontrato prima”, spiega Garcìa. Ma la verità è che anche gli adulti avevano cominciato a prendere in prestito qualche testo, a discuterne, a chiedere consiglio ai vicini. La città aveva rimparato a leggere.

La lettura è il cibo dell’anima. Secondo un recente sondaggio di Pew Research Center, le biblioteche rimangono parti importanti della comunità per la maggioranza degli americani, anche se oggi il loro ruolo si sposta per consentire l’accesso della tecnologia. Leggere è importante, in ogni forma. Adesso anche Greenville lo sa.


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