“Ci ho messo cinque anni a scrivere queste cento pagine e mi sono serviti tutti. Ho scoperto ogni giorno qualcosa…”. In libreria il romanzo breve “Santa degli impossibili”

Santa degli impossibili viene da lontano. L’ho cominciato cinque anni fa… (…) Ci ho messo cinque anni a scrivere queste cento pagine e mi sono serviti tutti. Ho scoperto ogni giorno qualcosa”. Sulla sua pagina Facebook Daria Bignardi presenta così il suo nuovo romanzo (breve), in libreria per Mondadori, in cui racconta un personaggio inquieto, pieno di contraddizioni.

Santa degli impossibili

“Ho sempre pensato che a Milano sto bene, che è un posto da combattenti, da apolidi, una legione straniera. Che non saprei dove altro vivere. Ho fatto tutto qui: università, figli, matrimonio, lavoro. Milano mi somiglia. Parla poco, non ha tempo, sembra che non si affezioni a nessuno, ma non è così. Milano è come me, va di fretta e cerca di fare tutto meglio che può, nonostante se stessa”. La protagonista del libro, Mila, è stata una bambina amata e luminosa, ma anche una ragazza solitaria: oggi è la moglie di Paolo e la madre di Maddi e dei gemelli; oggi è una donna che ha perso il filo del suo destino. Un giorno cede a un impulso segreto, e si ritrova in ospedale. Qui incontra Annamaria, un’insegnante laica che, come le suore, ha fatto voto di povertà, castità e obbedienza. Tramite lei Mila torna in contatto con una figura straordinaria della sua infanzia, santa Rita, la santa degli impossibili, che ha attraversato i secoli con la forza della sua testimonianza: quella di una donna che – a nome di tutte le donne – riuscì a volare oltre ogni ostacolo grazie alla potenza magica di una passione inestinguibile…

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