“L’uomo autentico” di Don Robertson parla di vecchiaia, illusioni tradite e domande rimaste fatalmente senza risposta. Annientato dall’ennesimo dolore, Herman Marshall decide di mettere in atto il suo personale regolamento di conti con la vita

L’uomo autentico (Nutrimenti), romanzo dello scrittore americano Don Robertson, è ambientato nel 1984 e racconta la storia di Herman Marshall, che, ormai vecchio e stanco, disilluso e disperato, dopo la morte della moglie, decide di “regolare i propri conti con la vita”.

Don Robertson è stato recentemente oggetto di una riscoperta e di una rivalutazione critica, negli Stati Uniti. Fra i suoi estimatori vi è Stephen King, che per primo pubblicò questo romanzo nel 1987, con la sua casa editrice Philtrum Press, e scrisse un’introduzione, ora riproposta nella edizione italiana, in cui definisce Robertson uno dei tre autori che lo ispirarono da giovane quando voleva fare lo scrittore (gli altri due sono: Richard Matheson e John D. MacDonald).

uomo autentico don robertson

Scritto quando l’autore era quasi sessantenne, L’uomo autentico parla di vecchiaia, di illusioni tradite, di domande rimaste fatalmente senza risposta. Lo fa aggirandosi tra i fumi di petrolio di Houston, in Texas, per raccontare la storia di Herman Marshall, un uomo semplice, uno come tanti, che realizza con orrore, nell’ultima stagione della vita, di aver raccolto soltanto sconfitte e stanchezza. Ha ucciso i tedeschi in guerra, è stato piantato per anni sul sedile di un camion, ha visto un figlio soffrire le pene dell’inferno e andarsene; ora passa il tempo ad accudire la moglie malata e a bere birra insieme a un gruppo di vecchi come lui. Annientato dall’ennesimo dolore, Herman Marshall decide di mettere in atto il suo personale regolamento di conti, la sua disperata vendetta contro la vita, in un finale duro e feroce. Questo romanzo è stato interpretato come il testamento letterario di Don Robertson, un autore dal percorso irregolare, difficile da classificare, prima celebrato e poi trascurato, morto di cancro nel 1999, proprio come Edna Marshall, la moglie del protagonista.

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