“Un canguro alla porta” è il primo libro per bambini dello scrittore israeliano, autore de “La simmetria dei desideri”. Un testo che, come racconta lui stesso, è nato da una dolce storia personale

Eshkol Nevo è nato a Gerusalemme nel 1971. Autore di romanzi di successo stati tradotti in tutto il mondo, da noi si è fatto apprezzare per La simmetria dei desideri (Beat) è particolarmente amato in Italia. Un canguro alla porta (Salani) è il suo primo libro per bambini ed è già un classico in Israele.

un canguro alla porta

Nevo (nipote di Levi Eshkol che fu il terzo Primo ministro di Israele), ha tre figlie, a cui racconta sempre le storie della buonanotte, nel libro illustrato destinato ai più piccoli si chiede: si può misurare il tempo in canguri? La risposta è sì, se suonano alla porta per saltellare e ballare e ballonzolare con te quando hai bisogno di far passare unʼintera settimana in attesa che il tuo papà torni da un lungo viaggio. E nel corso della narrazione ci saranno altre sorprese, perché il tempo passa più in fretta con la fantasia e con l’amore di chi ti vuole bene…

Questo libro nasce da una dolce storia personale, come racconta lo stesso autore: “Quando la mia primogenita Lila aveva tre anni, ho iniziato a raccontarle questa storia. Mi accingevo a partire per l’Australia per il mio primo tour di promozione per un libro ed era anche la prima volta che Lila e io ci separavamo. Così ho inventato una storia che potesse aiutarla (e aiutarci) ad affrontare questa separazione. Nel racconto, mentre il padre della protagonista Amalia è via, tutta una serie di simpatici personaggi vanno a trovarla finché, naturalmente, alla fine il padre ritorna. Così ognuna delle sette sere che precedettero la mia partenza per l’Australia raccontai a Lila questa storia. Mentre ero in viaggio Lila chiedeva alla madre di raccontarle la storia. Al ritorno (naturalmente con un monopattino), Lila voleva ancora ascoltare la storia del padre che partiva per l’Australia. Perciò mi sono detto: ‘Forse c’è qualcosa di speciale in questa storia… dovrei scriverla e farla diventare un libro’. Dopotutto, nel nostro mondo globalizzato, molti genitori (madri e padri) viaggiano per lavoro, e i loro figli restano a casa e ne sentono la mancanza”.

 

 

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