Su IlLibraio.it al via una nuova rubrica in cui Mauro Tosca parla di “libri nerd” e tecnologia: si parte con “Il Cerchio” di Dave Eggers e il blackphone BP1…

E’ universalmente noto che il miglior complimento che possiate fare a un ingegnere è:  “Ma no, dai! Non sembri per niente un ingegnere!” A noi piace un sacco sentircelo dire. Non importa neanche il grado di sincerità che ci mettete, siamo sempre pronti a credervi.

Uno dei modi migliori per farsi dire questa frase, ho scoperto, è parlare di libri. E possibilmente di bei romanzi, non di manuali C++. Quindi, in questo angolino de IlLIbraio.it, parliamo un po’ di libri nerd e di tecnologia: un bel titolo, e un oggetto tecnologico legato al libro. Avete presente la storia del mondo in 100 oggetti? Lì il direttore del British usava un oggetto per parlare dei grandi temi della storia dell’umanità. Qui, vi racconto un libro e l’aggeggio tecnologico su cui vorrete mettere le mani dopo l’ultima pagina.

 

{Book #1} Il Cerchio, Dave Eggers, traduzione di V. Montanari, Mondadori 2014

Il cerchio è la società che in un futuro prossimo ha preso il posto di Facebook, Google & co. Dave Eggers pesca della storia delle internet company del presente per immaginare quella del futuro: il Cerchio ha fatto sparire l’anonimato in rete, permettendo a tutti di unire i propri account in un’unica identità digitale (cfr la policy dei nomi su Facebook) e la società lavora in ogni campo dell’innovazione tecnologia per migliorare la vita delle persone (‘don’t be evil’ era il motto non ufficiale di Google). Mae Holland è la giovane twenty-something che comincia a lavorare nel posto di lavoro più desiderato al mondo (e qual è quello di oggi?), adottando prima timidamente lo stile di vita di condivisione del campus, poi man mano in modo sempre più convinto, fino a estreme conseguenze, alla “chiusura del cerchio” – che non vi dico cos’è se no il libro non lo leggete.

È un bel romanzo, che scorre via veloce e rimane dentro un bel po’. Un riuscito tentativo – sincero e non moralista – di riflettere su quello che facciamo ogni giorno con leggerezza: condividere sempre più informazioni, abbassando ogni giorno il valore del proprio spazio privato, del proprio io, quello non definito dal numero di like sui nostri selfie. Diventare trasparenti. All’inizio ci inquietava, la precisione di certi annunci nella nostra mail: ma quanto sanno di noi? Poi dimentichiamo la preoccupazione, e spostiamo la linea dell’ansia da privacy un po’ più in là. Ma se continuiamo a spostarla, questa linea, siamo sicuri che non la stiamo cancellando?

Ora, se pensate che il romanzo sia una filippica luddista non vi preoccupate: il libro è divertente, e ci sono un sacco di feste, di alcool e di sesso in posti strani. Non è un saggio di Rampini sui pericoli del cyberspazio. E, come spesso capita coi bei romanzi, vi mette in testa molte più domande delle risposte che dà.

Per ogni libro un oggetto: qual è quello del Cerchio? Nel romanzo ci sono un sacco di aggeggi supertech su cui metterei volentieri le mani, ma il tech #1 non troverebbe grande seguito nel mondo del Cerchio. Anzi.

 

{Tech #1} the Blackphone: ‘Android for the paranoid

Blackphone bp1

Il Blackphone BP1 è uno smartphone che fa della privacy il suo punto di forza. Prodotto in Svizzera (e lo sappiamo quanto sono bravi con i segreti, i vicini svizzeri), usa privatOS, un Android personalizzato, e algoritmi specifici di crittografia per ogni tipo di comunicazione (Silent Circle, per rimanere nel tema geometrico del quadernino di oggi). Certo, come giustamente ricorda il loro CEO, “è pericoloso anche solo immaginare che esista un mantello dell’invisibilità”… Insomma, nessuno è perfetto.

In questi giorni Blackphone ha anche annunciato il suo market personale, che punta a fare concorrenza a quello di Google. Il problema è che l’appstore di Google è troppo aperto, poco sicuro per la vostra privacy. Qual è la soluzione proposta? Un appstore specifico, chiuso e ipercontrollato, sul modello di Apple. Per la libertà personale serve un controllo spietato?

 

{le note a piè di pagina}

Le prime pagine de Il Cerchio

L’ebook

blackphone.ch

Review di ArsTechnica

L’interpretazione grafica del libro di Eggers è di Christoph Niemann

*L’autore è responsabile della produzione digitale del gruppo GeMS 

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