Le lettrici sanno quanto sia complicato trovar spazio per il romanzo che si sta leggendo (o per l’e-reader) in borse spesso strapiene e disordinate. Ma la passione per la lettura è in grado di far superare ogni ostacolo. Scoprite con noi la “teoria del Libro da borsa”…

La borsa di una donna è un universo parallelo, pesantissimo e ingombrante, che quotidianamente tenta di potarsi dietro nei suoi mille spostamenti.  Ci sono quelle che la cambiano tutti i giorni e quelle che si affidano a un modello da anni, e che contiene reperti archeologici del primo secolo avanti Cristo…

Qualsiasi sia il modello siate certi che in essa è raro che siano contenuti oggetti di rilevanza. Nel ciarpame fatto di biglietti scaduti del bus, fazzoletti, rossetti andati a male, monete e tanto altro c’è poco di rilevante, almeno che non abbiate a che fare con una donna lettrice. La donna lettrice ha deciso di complicarsi ulteriormente la vita gravando il peso della sua borsa con quello di un libro o lettore e-book.

Magari non ricorderà mai dove ha messo le chiavi della macchina (che poi sono sempre nella tasca interna della borsa), o ha dimenticato per l’ennesima volta il portafoglio a casa ma il libro no, quello non lo dimentica mai. Ed ecco che diventa necessario svelare la “teoria del Libro da borsa”. Uomini all’ascolto, mariti-fidanzati-amanti di donne lettrici, fate particolarmente attenzione.

La “teoria del Libro da borsa” è un processo che ogni donna lettrice ha sviluppato per ammortizzare i tempi morti.
Le file alla posta, in banca o le ore interminabili di attesa nel parcheggio diventano i momenti preferiti della donna lettrice che, decisa a non mandare l’ennesimo messaggio di controllo al partner, si tuffa nella lettura. La scelta ricade sui tascabili, inevitabile, ma non è raro incontrare soggetti che si caricano anche prime edizione e, udite udite, di mattoni che superano abbondantemente le ottocento pagine.

C’è la lettrice tecnologica che cerca di combinare lettura e aggiornamenti sui social con il suo tablet o la giovane lettrice che tronfia porta con sé l’ultimo libro, sempre di un’autrice ai più misteriosa, scovato a un mercatino.

Vere e proprie eroine dei nostri giorni che in pausa pranzo o ancora meglio sull’autobus, annoiate dalle solite disquisizioni su politica, crisi e tempo, trovano rifugio tra le pagine dei loro romanzi preferiti. E il viaggio in pullman diventa un’avventura sconfinata e il conducente il protagonista di una storia d’amore travolgente, perché le donne lettrici amano le storie d’amore: ecco svelato un altro arcano.

Portarsi in giro un altro peso quindi non costa alcuna fatica, anzi, rappresenta l’unica possibilità di poter leggere durante la giornata sempre troppo piena di cose da fare, di persone da incontrare, di incombenze da sbrigare. Un momento tutto da gustare in cui ogni donna lettrice si riconosce e in cui cerca di ritrovare un parte di sé.

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