“La mia letteratura ha parlato degli emarginati, di quelli che sono abbandonati da tutti”, spiegò Jorge Amado in una delle sue ultime interviste. Ora Garzanti propone in edizione digitale 11 libri (tra cui “Dona Flor”) del grande scrittore brasiliano, morto nel 2001 – I particolari

Jorge Amado (Itabuna, 10 agosto 1912 – Salvador de Bahia, 6 agosto 2001) è stato uno dei più importanti scrittori sudamericani degli ultimi decenni. Talento precoce, si formò sotto la guida di padre Luís Gonzaga Cabral. Imparò ad amare i classici e iniziò a scrivere per delle riviste sin da giovanissimo. Poi entrò a far parte del gruppo letterario dell’Academia dos Rebeldes, che si poneva l’intento, ambizioso, di abbandonare la letteratura del passato e incominciare una nuova epoca letteraria. E arriviamo così al 1931, quando venne pubblicato il suo primo romanzo, Il paese del Carnevale.

Stile realistico, lirismo, e anche umorismo (in alcune sue opere): sono queste alcune delle caratteristiche della sua letteratura. E come ha scritto sulla Treccani Ines Ravasini, Amado è stato cantore di donne e di libertà: “Nei suoi romanzi ha descritto un Brasile mitico e al tempo stesso realistico. Il paese del Carnevale ha mille realtà: è una terra solare, allegra e vitale, ricca di energia, ma anche percorsa da dolorosi conflitti tra le classi sociali e oppressa da ingiustizie e miseria”.

Militante comunista, arrestato in diverse occasioni, lo scrittore fu eletto deputato, ma venne anche costretto all’esilio: dal 1948 al 1952 visse in Francia e in Cecoslovacchia.

L’opera letteraria di Jorge Amado, autore di tanti romanzi e racconti (senza dimenticare i libri per bambini e i testi legati alla cucina, tra l’altro), ha ricevuto diversi premi sia in Brasile sia all’estero.

In una delle sue ultime interviste in Italia (firmata da Gianni Minà per la rivista Latinoamerica), Amado (che di sè aveva detto: “Non sono un intellettuale, ma qualcuno che sa qualcosa della vita”) confermò: “Mi riconosco perfettamente, perché la mia letteratura ha parlato degli emarginati, di quelli che sono abbandonati da tutti e quindi tra essi le prostitute e i vagabondi“. E sul ruolo della politica nella sua opera aveva sottolineato: “I miei primi libri hanno una vena politica molto evidente, ma nella letteratura l’impronta politica non dovrebbe essere molto forte. All’inizio questo non lo capivo, ero giovane. Non intuivo che il mio voler cambiare le cose doveva essere più azione che discorso e che scegliendo un certo linguaggio esaurivo il tutto in un puro discorso ideologico che non aveva ragione d’essere”.

Da oggi Garzanti propone in un ebook 11 suoi titoli (altri sono proposti da Einaudi): Dona Flor e i suoi due mariti, Capitani della spiaggia, Il Paese del Carnevale, Il ragazzo di Bahia, La bottega dei miracoli, Tocaia grande, I guardiani della notte, I Turchi alla scoperta dell’America, Due storie del porto di Bahia, Alte uniformi e camicie da notte e Frutti d’oro, a cui seguiranno a ottobre altri 5 titoli. Il prezzo di lancio è di 4,99 per ciascun libro.

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