A Milano c’è una libreria di testi usati unica nel suo genere (non ha luce elettrica e chiude quando fuori fa buio): ilLibraio.it l’ha visitata e ha parlato con Daniele, l’ideatore, un ex farmacista: “Vendo soprattutto classici, ma spesso vengono persone che cercano libri d’arte e molti acquistano enciclopedie, di cui cerco sempre di scegliere delle edizioni particolari” – La storia e le immagini

A Milano, in via Altamura, si trova una libreria sui generis: in un negozio di circa novanta metri quadrati sono racchiusi “più di 4mila volumi usati”, stando a quanto racconta a ilLibraio.it il proprietario, Daniele. Sono pochi gli scaffali, quasi tutti i libri sono distesi sui tavoli, appoggiati l’uno sopra l’altro o impilati col dorso verso l’alto. Nel nome ricorda la storica catena di testi usati (e non solo) Libraccio, ma Bookaccio Gallery ha poco in comune con le altre librerie.

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Nella piccola libreria i testi non sono divisi per settori ben definiti, in un angolo ci sono “filosofia, spiritualità, qualcosa sulle discipline orientali”, sui tavoli alcuni sono divisi per autore, altri per editore. “In vetrina ci metto i titoli che colpiscono di più, i classici, qualche Struzzo Einaudi, un’enciclopedia che vendo a prezzo super scontato”, ci spiega il proprietario.

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Daniele è un libraio peculiare: farmacista, ha lavorato per anni dietro il bancone, dispensando medicinali, ma ora “riesco a stare sempre meno tempo in farmacia”. Per caso si è trovato con un immobile di famiglia sfitto e ha deciso di portarci un migliaio dei suoi libri. “Quasi tutti saggi, in particolare dell’Adelphi e enciclopedie, che mi piacciono molto”, ci ha spiegato mostrandoci una bella edizione della Treccani. Poi ha iniziato a comprare libri usati dagli abitanti del quartiere.

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“Vendo soprattutto i classici, ma spesso vengono persone che cercano libri d’arte e molti acquistano enciclopedie, di cui cerco sempre di scegliere delle edizioni particolari. Ad esempio, avevo trovato una serie di volumi per ragazzi che ho venduto quasi subito, anche se un po’ mi è dispiaciuto perché erano davvero molto belli”.

5 libri 5 euro

La libreria (di cui ha scritto anche Alberto Motta, fondatore di Rivista Letteraria, in un articolo pubblicato su Medium), è abbastanza conosciuta nel quartiere.

Un’ultima curiosità: il negozio non ha luci elettriche: “Le bollette sarebbero sempre molto care”. Daniele ha deciso di sfruttare solo la luce del sole, chiudendo il negozio quando diventa buio.

Sopra le vetrine ci sono due cartelli, “affittasi” e “vendesi”. Daniele infatti cerca qualcuno che sia interessato al negozio, anche solo allo spazio commerciale. Tuttavia, il suo sogno è che qualcuno dimostri interesse per la libreria, perché Daniele non ha figli, né parenti interessati a portare avanti la sua attività.


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