La ricerca della verità, la scoperta delle proprie origini e della propria identità, il difficile equilibrio tra realizzazione personale e regole sociali sono il filo conduttore di numerose novità di narrativa e di saggistica entrate nelle classifiche internazionali di febbraio 2020 (prima, quindi, che l’emergenza covid-19 esplodesse in tutto il mondo)

La ricerca della verità, la scoperta delle proprie origini e della propria identità, il difficile equilibrio tra realizzazione personale e regole sociali sono il filo conduttore di numerose novità di narrativa e di saggistica entrate nelle classifiche internazionali di febbraio 2020.

Au soleil redouté (1° in Francia) è il nuovo thriller di Michel Bussi (La doppia madre, La follia Mazzarino, Forse ho sognato troppo, E/O) ambientato nelle isole Marchesi. Nel paradiso di Jacques Brel e di Gauguin, cinque lettori partecipano a un laboratorio di scrittura guidato da un famoso autore di bestseller, mentre nella profondità della foresta pluviale si aggira l’ombra di un tatuatore e nelle acque azzurre del Pacifico una sparizione trasforma il soggiorno in un gioco omicida. Hiva Oa diventa il teatro di ogni sospetto, di ogni manipolazione, dove tutti possono mentire e morire. Yann, poliziotto confuso, e Maïma, adolescente intelligente, dovranno scoprire chi, tra gli ospiti della pensione Au soleil redouté, è venuto per uccidere.

“Il mio inno alla natura e alla sensibilità”: così Agnès Ledig (Un attimo prima della felicità, Come se non ci fosse un domani, Mondadori) presenta il suo ultimo romanzo Se le dire enfin (2°), con protagonista il cinquantenne Edouard che, di punto in bianco, di ritorno dalle vacanze abbandona la valigia e la moglie sul piazzale di una stazione ferroviaria per seguire un vecchio romanziere inglese nella foresta di Brocéliande. La vicinanza con la natura, la solitudine, i vicini strani ma teneri lo aiuteranno a capire questo improvviso capovolgimento nella sua vita ben ordinata, facendogli finalmente ammettere il suo amore, seppellito da più di trent’anni, per un’altra donna.

Das Gewicht der Worte (1° in Germania) dello scrittore e filosofo svizzero Pascal Mercier (Partitura d’addio, Treno di notte per Lisbona, Mondadori) racconta la storia di Simon Leyland che, affascinato fin dall’infanzia dalle lingue, è diventato traduttore e ha come obiettivo di studiare tutte le lingue parlate nel Mediterraneo. Trasferitosi a Trieste, dove la moglie ha ereditato una casa editrice, crede di aver trovato il posto ideale per il suo lavoro, fino a quando un errore medico lo mette fuori strada. Ma questa catastrofe si rivelerà un punto di svolta per ricominciare da capo la sua vita.

Die Bagage (2°) è un romanzo familiare in cui la scrittrice austriaca Monika Helfer ricostruisce le proprie origini. Josef e Maria Moosbrugger vivono con i loro bambini ai margini di un villaggio di montagna, lontano dagli altri abitanti. Sono estranei, emarginati, colpiti dalla povertà – gentaglia. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Josef viene arruolato nell’esercito e Maria e i suoi figli si ritrovano a dipendere dalla protezione del sindaco. Fino a quando arriva nella zona Georg di Hannover: è bello, parla l’alto tedesco, e un giorno bussa alla porta di Maria. Dalla loro relazione nascerà Grete, la bambina della famiglia con la quale Josef non parlerà mai: la madre di Monika Helfer.

Anche Lichter dan ik (18° nei Paesi Bassi) è un romanzo ispirato alle proprie radici della giornalista e scrittrice Dido Michielsen. Ambientato a Giava nel 1850, ha per protagonista Isah, la bisnonna dell’autrice. Figlia del sarto del sultano, la sua vita e la sua posizione nella gerarchia coloniale sembrano già stabilite. La giovane, però, è straordinariamente determinata e caparbia e per sfuggire alla società di classe tradizionale diventa una njai – governante e concubina di un ufficiale olandese di stanza sull’isola, dal quale avrà due figlie. Nel suo ingenuo desiderio di libertà, non si rende conto di scambiare la sua vecchia prigione con una nuova. E quando Isah verrà lasciata, dovrà lottare per poter continuare a vedere le proprie figlie.

Grown Ups (1° nel Regno Unito) della scrittrice irlandese Marian Keyes è un divertente affresco sull’ipocrisia nelle relazioni familiari. I Casey – tre fratelli con relative mogli e figli – sono in apparenza una famiglia unita e felice, ma sotto la superficie alcuni si scontrano, e altri si piacciono più del dovuto… Tutto rimane sotto controllo finché Cara, in seguito a una commozione cerebrale, non riesce più a tenere i propri pensieri per sé e durante una festa di compleanno inizia a svelare i segreti di famiglia. È forse arrivato per tutti il momento di crescere?

The Guest List (2°) di Lucy Foley (Il libro dell’amore perduto, BEAT; Morte nelle Highlands, Giunti) è un thriller ambientato su un’isola irlandese, dove si celebra un matrimonio organizzato nei minimi dettagli. Lo sposo è bello e affascinante, una stella nascente della televisione. La sposa è intelligente e ambiziosa, editrice di riviste. Mentre si stappa lo champagne e iniziano i festeggiamenti, risentimenti e piccole gelosie iniziano a mescolarsi con i ricordi e le felicitazioni, guastando progressivamente l’ambiente finché qualcuno non viene trovato morto.

Dopo il grande successo del romanzo d’esordio The Familiars (tr. it. Gli occhi di Alice Gray, Giunti) – la storia di due donne durante i processi alle streghe di Pendle del 1612 – Stacey Halls ritorna in libreria con The Foundling (3°), ambientato a Londra nel 1754 e incentrato sul legame tra madri e figlie, classe e potere.

La madre de Frankenstein (1° in Spagna) di Almudena Grandes è il quinto libro degli Episodi di una guerra interminabile (Inés e l’allegria, Il ragazzo che leggeva Verne, I tre matrimoni di Manolita, I pazienti del dottor García, Guanda), una serie di sei romanzi indipendenti ispirati alla Guerra civile spagnola, raccontata attraverso le vite di personaggi indimenticabili. Protagonisti di questo volume, ambientato nel 1954, sono il giovane psichiatra Germán Velázquez, ritornato in Spagna per lavorare nel manicomio femminile di Ciempozuelos, e l’infermiera ausiliaria María Castejón. Due anime gemelle che vogliono fuggire dai rispettivi passati e darsi una possibilità, ma che vivono in un paese umiliato, dove i peccati diventano crimini e il puritanesimo, la moralità ufficiale, copre ogni tipo di abuso.

Tierra (2°) di Eloy Moreno (Ricomincio da te, Lungo le strade della nostra vita, Il regalo, Corbaccio; Invisibile, Mondadori) è un romanzo sulla ricerca della verità e sulla difficoltà di affrontarla una volta trovata. Il racconto inizia con la promessa fatta da un padre ai suoi due figli: se pensate a cosa vorreste avere più di tutto nella vita, lo otterrete. Dopo trent’anni, uno dei bambini è riuscito a soddisfare il suo desiderio, sua sorella no. Ma uno strano regalo le permetterà di continuare il gioco.

Tra le novità di saggistica segnaliamo quattro titoli che, da varie angolazioni, approfondiscono il tema dell’identità e dei diritti individuali e collettivi.

In Génération offensée (7°), Caroline Fourest affronta da un punto di vista autenticamente femminista e antirazzista la moderna piaga della sensibilità in nome della quale ogni giorno un gruppo, una minoranza, un individuo si erge a rappresentante di una causa, esige, minaccia e costringe a censurare gli scambi democratici delle persone. Dalla richiesta di alcuni studenti canadesi di sospendere una lezione di yoga per non “appropriarsi” della cultura indiana al rigetto dell’insegnamento delle opere classiche considerate scioccanti e normative, è tutto un fiorire di intimidazioni da parte di una generazione offesa che si sta trasformando in polizia del pensiero.

Con penna appuntita e saldi principi etici, il conduttore televisivo, autore ed evangelista tedesco Peter Hahne prende posizione in Seid ihr noch ganz bei Trost! (3°) contro quelle che considera follie del nostro tempo, in cui gli asili vogliono vietare il maiale, la protezione del clima è diventata una religione e gli studiosi vogliono censurare Winnetou (l’immaginario capo indiano ideato dallo scrittore tedesco Karl May alla fine dell’Ottocento).

In Sprache und Sein (4°) la giornalista Kübra Gümüsay esplora come il linguaggio modella il nostro pensiero e determina la nostra politica. Mostra come le persone in quanto individui diventano invisibili se sono sempre viste come parte di un gruppo e possono esprimersi solo come tali. E insegue il desiderio di una lingua che non riduca le persone alle categorie, ma le faccia esistere in tutte le loro sfaccettature.

In Mens/Onmens (12° nei Paesi Bassi), il famoso saggista ed editorialista Bas Heijne esamina le due principali ossessioni del nostro tempo, la verità e l’identità, e si interroga su come è possibile essere solidali in un mondo sempre più frammentato, in cui tutti cercano qualcosa di più grande e l’interesse pubblico passa in secondo piano rispetto all’interesse personale.

Concludiamo segnalando l’ingresso nelle classifiche di ben tre titoli italiani: Das Bild der Pyramide (tit. orig. La piramide di fango, Sellerio) di Andrea Camilleri e Der ewige Faschismus (tit. orig. Il fascismo eterno, La nave di Teseo) di Umberto Eco in Germania, e Zonder de top te bereiken (tit. orig. Senza mai arrivare in cima, Einaudi) di Paolo Cognetti nei Paesi Bassi.

Qui le classifiche mensili con i bestseller in Francia, Germania, Cina, Regno Unito, Svezia, Spagna, Usa e… 

nota: dal 1985 Informazioni Editoriali, che fa parte del gruppo Messaggerie Italiane, è leader in Italia nella realizzazione e nella gestione di database bibliografici, nonché nella fornitura di servizi informativi per il mondo del libro. È anche editrice del portale iBUK, da cui sono tratte queste classifiche internazionali.

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