

Sinossi
Introduzione di Pietro Gibellini
Prefazione e note di Elena Ledda
Nel 1916, ferito a un occhio in seguito a un incidente aereo e costretto a indossare un benda che lo condanna a una temporanea cecità, D’Annunzio compone il Notturno, prima dettando poi vergando con incerta grafia migliaia di cartigli, le «liste sibilline», che saranno raccolte, sistemate e pubblicate nel 1921 in quello che l’autore definirà «il diario della mia sofferenza, un libro di dolore e disperazione», profetico e misterioso. Composto da appunti, meditazioni, ricordi e pervaso da un lirismo che a tratti è delirio, il poema in prosa sembra fondarsi su una sorta di sovrapposizione fantastica e allucinatoria di tre piani temporali: il presente della malattia e della scrittura; il passato recente degli episodi di guerra con la rievocazione dei compagni caduti in volo; il passato remoto dei ricordi d’infanzia, della madre e della terra d’Abruzzo. Pochi ed essenziali sono i motivi attorno a cui si sviluppa la frammentata narrazione: la morte, la guerra, la figura femminile, e soprattutto la cecità, condizione conoscitiva e creativa oltre che fisica che trasforma il poeta in veggente e gli fa dono di una nuova sensibilità cromatica, musicale e tattile.
- ISBN: 8811608147
- Casa Editrice: Garzanti
- Pagine: 448
Recensioni
“La morte non mi appare se non come la forma della mia perfezione.” È un d’Annunzio sotto vari aspetti inedito quello che prorompe dalle pagine del “Notturno”, senz’altro diverso rispetto al romanziere e al poeta dalle voluttuose raffinatezze conosciuto da quanto letto finora. Edita nella sua versione Leggi tutto
Un D'Annunzio insolito, che, momentaneamente privo della vista per un incidente aereo, attraverso il suggestivo ausilio di cartigli scritti nella più completa oscurità, abbandona (almeno in parte) il superomismo onnipresente in altri suoi scritti per regalarci frammenti di memorie, momenti di gioia Leggi tutto
Some really marvelous images. I very much enjoyed the process behind this, and the process of reading it.
Ho capito come è nata la storia secondo la quale D’Annunzio si faceva pompini da solo.
The first literary work that I have read where the patriotism, though dangerously extreme, was rendered palatable to my ears—softened and somewhat ’’redeemed”— through its lyrical conveyance. Either darkly charming, or an indicator of the dangerous power of martial rhetoric (‘Peerless music of godly Leggi tutto
Frammentario, affannoso. Suggestivo.
Un D’Annunzio inedito, che abbandona il lato superomistico e si abbandona a pensieri delicati, quasi inediti data la sua ben conosciuta personalità, frutto del suo riposo forzato per via di una ferita all’occhio. Un uomo che vede in prima persona cosa una guerra può fare ( molti suoi amici moriranno Leggi tutto
Gabrielle D'Annunzio est un des incontournables de Vingtieme Siecle. Son soulevement populaire et occupation de Fiume en 1919 a bel et bien sonné le glas pour la Republique Italienne et annoncé clairement au monde que le traité de Versailles ne tiendra pas la route. Notturono un superbe collection de Leggi tutto
Citazioni
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