“La storia infinita” è un romanzo dell’autore Michael Ende, del quale rappresenta probabilmente lo scritto più celebre. Considerato un grande classico della letteratura per ragazzi, da più di quarant’anni appassiona lettori grandi e piccoli. Ad averne reso la trama memorabile, soprattutto alla generazione cresciuta negli anni ’80, è stato anche l’omonimo film uscito nel 1984 – L’approfondimento

La storia infinita (Longanesi, traduzione di Amina Pandolfi) è un romanzo (considerato allo stesso tempo un libro per ragazzi, un racconto di formazione, un fantasy e un metaromanzo) dell’autore Michael Ende, del quale rappresenta lo scritto più celebre.

Parliamo di un classico della letteratura per ragazzi (e per questo molto apprezzato anche dagli adulti), pubblicato in Germania nel 1979, con una rilegatura e un tipo di stampa che ne accentuava il suo carattere di metaromanzo.

La prima versione de La storia infinita, infatti, presentava una rilegatura con copertina in seta e il testo stampato in un doppio colore: a quello in rosso erano associati gli accadimenti che avevano luogo nel mondo reale, mentre il testo color verde acqua narrava le avventure ambientate a Fantàsia.

copertina del libro la storia infinita

Sono tante le possibili letture di questo romanzo, che si focalizza su temi importanti come la fantasia, il ricordo e il sogno. Lo stesso Ende non ha mai voluto proporne un’interpretazione ufficiale, ritenendo egualmente valide quelle emerse nella mente di ognuno dei suoi lettori. Sicuramente una caratteristica che da più di quarant’anni avvicina gli appassionati della lettura a questa storia è una delle sue metafore più evidenti, che vede nei libri una via di fuga dalla realtà e un modo per vivere con la mente incredibili avventure.

La trama de La storia infinita

La storia infinita racconta la storia di Bastiano Baldassarre Bucci, un ragazzino che ha da poco perso la madre e il cui rapporto con il padre da quel momento non fa altro che deteriorarsi. Anche insieme ai coetanei Bastiano non sembra trovare il suo posto: è infatti timido e goffo, e per questo viene costantemente emarginato. L’unico vero rifugio di Bastiano è la lettura; un giorno, fuggendo dai compagni che lo tormentano, Bastiano finisce proprio nella libreria antiquaria gestita da un tale Carlo Corrado Coriandoli, che è intento a leggere un tomo intitolato proprio La storia infinita. Approfittando di un momento di distrazione del signor Coriandoli, Bastiano, che ha sempre desiderato leggere una storia senza fine, gli ruba il libro e torna a casa a immergersi nella lettura.

Bastiano così scopre il mondo di Fantàsia, un regno governato dalla malata Infanta Imperatrice, che rischia di scomparire a causa del suo malessere. Sembra che sia proprio la sua malattia ad aver dato modo all’entità chiamata Nulla di allargarsi sempre di più, inghiottendo progressivamente parti del suo regno. L’Infanta Imperatrice decide quindi di affidare al giovane e coraggioso Atreiu il compito di salvare il regno, e affinché riesca nell’impresa gli dona il suo magico talismano Auryn.

Nel suo viaggio nel regno di Fantàsia Atreiu scopre che da solo non potrà salvare la sua terra, ma che il suo compito è quello di trovare un umano da portare a Fantàsia che dia un nuovo nome alla regina (l’atto del nominare è infatti legato all’esistenza di cose e persone); solo in quel momento il Regno di Fantàsia sarà salvo. Progredendo nella lettura Bastiano si rende conto di essere sempre più coinvolto dalla storia, tanto da essere in grado di influenzarne l’andamento: è Bastiano quindi l’umano che Atreiu sta cercando.

Bastiano però tergiversa, perché non si sente per nulla degno di questo compito. Ed è qui che si svela il perché il libro si chiama La storia infinita: quando in mancanza dell’intervento umano l’Infanta Imperatrice decide di recarsi dal Vecchio della Montagna Vagante, affinché lui le offra consiglio, egli inizia a raccontargli una storia dal titolo La storia infinita, e ogni volta giunto alla necessità dell’intervento di Bastiano la trama riparte dall’inizio.

Convintosi così a entrare definitivamente nella storia, Bastiano nomina l’Infanta Imperatrice Fiordiluna, salvando così il regno di Fantàsia. A questo punto lei decide di donagli il potente talismano Auryn, che in precedenza aveva lasciato ad Atreiu. Il talismano aiuta Bastiano a esaudire i propri desideri, permettendogli così di reinventarsi come un ragazzo coraggioso e intraprendente, che viaggia in lungo e in largo per il regno divenendo protagonista di nuove avventure.

Ma ogni desiderio esaudito è un ricordo del mondo reale che scompare dalla sua memoria: Bastiano, sempre più avido di potere, si rende presto conto di non sapere più come uscire dalla storia. Nei suoi tentativi di tornare al mondo reale Bastiano scopre inoltre di non essere il primo salvatore di Fantàsia: giunge infatti alla Città degli Imperatori, dove trova tutti i salvatori del passato che sono impazziti dopo aver perso la memoria.

In un momento di disperazione Bastiano decide così di liberarsi dell’Auryn, che in questo momento lo risucchia al suo interno. Qui Bastiano ritrova Atreiu, che ricordandogli il suo nome, gli permette di bere le Acque della Vita, lo strumento necessario per recuperare la memoria e tornare finalmente al mondo reale. Bastiano racconta così le avventure vissute a suo padre, riuscendo a riallacciare il rapporto con lui come da tempo desiderava. La storia infinita finisce poi con un’importante rivelazione: a Bastiano, recatosi alla libreria antiquaria per restituire il libro e scusarsi per il furto, il signor Coriandoli racconta di essere stato anche lui in passato immerso ne La storia infinita, e di essere stato quindi anche lui uno dei tanti salvatori di Fantàsia.

La storia infinita: il film

Ad aver contribuito al successo de La storia infinita, soprattutto per le generazioni cresciute negli anni ‘80, è stato il film omonimo tratto dal romanzo – che ha debuttato nelle sale nell’84, quindi a soli 5 anni di distanza dalla pubblicazione del libro. Nonostante il film tragga origine dal romanzo però se ne discosta in parte nella trama, che si concentra maggiormente sulle avventure vissute da Atreiu nella prima parte del libro.

Uno dei simboli più riconoscibili e memorabili del film è la figura del FortunaDrago Falkor (da alcuni scambiato per una figura canina, forse a causa del suo aspetto peloso) che accompagna fedelmente Atreiu nelle sue avventure, per poi infine divenire anche un alleato di Bastiano.

Un altro degli elementi più celebri del film de La storia infinita è la sua canzone, tornata a essere riascoltata da molti di recente, dopo essere stata protagonista di un momento chiave della terza stagione della serie tv Stranger Things, la cui storia si svolge proprio negli anni ‘80.

Al primo film poi sono seguiti due sequel, La storia infinita 2 (1990) e La storia infinita 3 (1994), questa volta sviluppati da una produzione americana al contrario del primo episodio, che era nato da una produzione tedesca.

Mentre il secondo film racconta una storia ancora vagamente ispirata alla trama del romanzo (si concentra infatti sulle avventure di Bastiano, quindi la parte di storia non raccontata nel primo film), il terzo se ne slega completamente, mantenendo alcuni protagonisti ma sviluppando una trama del tutto nuova.

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