Due racconti: il primo firmato dall’Intelligenza Artificiale, il secondo da un’autrice all’esordio, Valentina Federici. A entrambe sono state affidate identiche regole di lavorazione, identici input, stesso numero di fasi di scrittura, per poter avere due processi di scrittura confrontabili. I risultati sono molto diversi, creativamente e stilisticamente. Su ilLibraio.it alla scoperta del progetto sperimentale “Viaggio oltre l’ignoto”, a cura di Pierdomenico Baccalario, Marco Magnone e Davide Morosinotto

Inevitabilmente, anche nel mondo dell’editoria libraria si discute dei possibili impatti dell’intelligenza artificiale. Le questioni in discussione sono diverse, e non mancano ottimismo e, al tempo stesso, forte preoccupazione. Al tempo stesso, non mancano neppure le sperimentazioni. A questo proposito, Il Castoro propone Viaggio oltre l’ignoto, volume presentato come “una sfida narrativa tra Intelligenza Umana e Intelligenza Artificiale“.

L’esperimento in questione, a cura di Pierdomenico Baccalario, Marco Magnone e Davide Morosinotto, vede al centro un’autrice all’esordio, Valentina Federici, e l’AI, ed è definito dalla casa editrice un “progetto editoriale sperimentale che vede il talento umano a confronto con le capacità dell’Intelligenza Artificiale”.

Ma di cosa si tratta, in concreto? Il libro contiene due racconti, che partono dalle stesse premesse: uno è firmato da Federici, e l’altro è scritto al 100% dall’Intelligenza Artificiale (per la precisione, una composizione di cinque IA diverse: GPT 3.5, GPT 4, Claude 1, Claude 2 e DeepL). A entrambe, autrice e macchina, sono state affidate identiche regole di lavorazione, identici input, stesso numero di fasi di scrittura, per poter avere due processi di scrittura confrontabili. I risultati sono molto diversi, creativamente e stilisticamente.

A coordinare questo esperimento di scrittura, a descriverlo e a trarne le conclusioni, tre nomi rappresentativi della letteratura italiana per ragazzi di oggi, i già citati Baccalario, Magnone e Morosinotto, che si sono posti “come ricercatori ed esploratori di un terreno ancora sconnesso e inesplorato, alle prese con un’impresa di grande complessità – anche tecnica – e dai risvolti imprevedibili, ma di estremo e generale interesse”.

Oltre ai due racconti, il libro è corredato di una prefazione e di una parte di riflessione finale su quali prospettive oggi si aprono con l’utilizzo dell’IA e quali possono essere le attenzioni per salvaguardare l’attività dell’uomo in ambito creativo.

Viaggio oltre l’ignoto “dà conto di un processo e un esperimento unici che hanno condotto a risultati inaspettati e riflessioni che riguardano le prospettive presenti e future del mondo letterario e culturale, e molto di più”. L’opera sperimentale, infatti, “si pone al centro di uno dei dibattiti più attuali, quello sulle Intelligenze Artificiali generative e intende essere un invito a una riflessione più ampia, rivolta a tutti in quanto parti in causa, con le nostre vite. Al lettore, e a tutti noi, il giudizio“.

Viaggio oltre l'ignoto

Su ilLibraio.it proponiamo, per gentile concessione della casa editrice, l’incipit dei due racconti:

CUORE D’ONDA

Scritto dall’Intelligenza Artificiale

Il mare si sollevò quando una piccola imbarcazione emerse dalla nebbia, con le vele strappate e l’albero maestro spezzato. A Maia si strinse il cuore in gola vedendo l’imbarcazione sbandare tra le onde, sul punto di affondare.
«Kai, guarda!», gridò, gettandosi immediatamente tra le onde. Intorno a lei, gli abitanti del villaggio si riversarono sulla spiaggia, gridando e indicando.
Maia nuotò con energia, con Kai al suo fianco, mentre lottavano contro le onde. Quando si avvicinarono alla barca distrutta, Maia intravide una figura accasciata a poppa: una ragazza dai lunghi capelli scuri. Sembrava morta, ma quando Maia salì a bordo, gli occhi si aprirono.
Kai sollevò la ragazza sulle sue spalle e Maia lo aiutò a calarla in acqua. Era flaccida, a malapena cosciente, ma Maia notò i suoi lineamenti spigolosi e sorprendenti sotto la sporcizia: zigomi alti, labbra carnose e occhi così azzurri da sembrare viola.
Chi era questa sconosciuta dai capelli corvini? Si chiese Maia. Non aveva mai visto nessuno come lei.
Trascinarono la ragazza a riva. Kai la guardò con diffidenza, ma Maia era consumata dalla curiosità. Si inginocchiò accanto alla ragazza, che tossì acqua di mare.
«Va tutto bene», la tranquillizzò Maia. «Ora sei al sicuro.»
Lo sguardo della ragazza trovò quello di Maia. Il sollievo le solcò il viso prima di ricadere nell’incoscienza.
Maia sorrise, sentendosi stranamente protettiva.
Qualcosa dentro di lei la spingeva ad aiutare la ragazza, nonostante i possibili rischi. La ragazza era un’estranea, eppure una parte di lei la spingeva ad andare avanti.

(continua in libreria…)

SETTE GIORNI

ECO

di Valentina Federici

Il suo destino sta per compiersi. Eco lo sa. Tiene gli occhi incollati al vortice dell’Iynx. È splendente, è un fuoco, è un lampo.
A vederlo da fermo, sembra poco più di un gioco, un cerchio di metallo dorato che incornicia l’immagine di un uccellino.
Ma quando Pizia, l’oracolo, lo fa girare, diventa la voce del dio.
Il respiro di Eco è in sincrono con il ritmo dei tamburi.
Aumenta insieme all’intensità della musica, finché d’improvviso le muore in gola: l’Iynx sta rallentando.
Il luccichio indistinto torna a essere ali aperte a ventaglio, una coda compatta e un becco affilato che gira. Gira ancora.
Ancora un po’. Un altro piccolo movimento. Fermo.
Il becco d’uccello è come l’ago di una bussola ed Eco alza lo sguardo nella direzione indicata. Dentro quel cerchio di tredicenni in attesa, ne punta deciso uno solo. È alto, è bello e da ora è il suo Compagno per la vita (PERLAVITA!).
«Il dio bifronte traccia una linea retta che collega Eco e Giallo!», tuona la voce di Pizia sotto il cielo sereno.
Sul grande schermo, sopra l’arena, la scritta sotto la sua foto cambia. Da single diventa impegnata in una relazione.
Eco asciuga le mani sudate sulle cosce dei pantaloni mentre aspetta il boato di gioia che accompagna ogni accoppiamento.
Che però non arriva. Eco si guarda intorno. A parte qualche urletto sparso, subito soffocato da un vicino, non c’è nessuna acclamazione. Solo un cicaleccio di sussurri che corrono da bocca a orecchio e che si spengono appena i tamburi riprendono a battere. L’Iynx ricomincia a vorticare per il prossimo abbinamento e nessuno pensa più a Eco.
Tranne lei. Cosa è appena successo? Cerca con lo sguardo i suoi genitori fra le gradinate, intorno all’arena. Li trova che parlottano fra di loro, le facce scure. Qualcosa non è andato bene.
Sbircia il suo nuovo Compagno. Lui le sorride e sulla guancia gli compare una fossetta, una sola. Adorabile. Cosa può avere di sbagliato? Eco si perde a studiarlo finché la voce di Pizia la richiama alla realtà.

(continua in libreria…)

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