Torna in libreria “Disobbedienza”, l’esordio di Naomi Alderman (l’autrice di “Ragazze elettriche”): un romanzo che riflette sull’identità e sulla religione attraverso la storia di Ronit, la figlia lesbica di un potente rabbino, e di una intera comunità. Dal libro è stato tratto anche un film con Rachel Weisz e Rachel McAdams

“Qual è la forma del tempo? Ci sono occasioni in cui ne avvertiamo la circolarità. (…) In altre occasioni possiamo vedere il tempo come una linea retta e infinita, che ti stordisce per la sua infinità”. Questa è solo una delle tante domande che si fa il narratore di Disobbedienza, il romanzo d’esordio di Naomi Alderman, pubblicato per la prima volta nel 2007 e ora di nuovo in libreria per nottetempo, nella traduzione di Maria Baiocchi.

naomi alderman

Siamo a Hendon, un quartiere a nord di Londra abitato da ebrei ortodossi.
“Hendon è un paese. Un paese dentro a una città, dentro a una delle più grandi città del mondo. Ed è legato a quella città, la gente fa avanti e indietro da Hendon a Londra. Ma è un paese. A Hendon la gente sa tutto di tutti”. Un luogo innegabilmente legato alla città ma, allo stesso tempo, totalmente indipendente, con i suoi negozi kosher e le attività di professionisti che frequentano la sinagoga del Rav Krushka. E delle regole – alcune scritte nei testi sacri, altre no – che definiscono la vita del paese e dei suoi abitanti.

A raccontarci la storia, due narratori: da un lato la voce della comunità, della gente, che apre ogni capitolo con una riflessione teologica e una citazione dei saggi dell’antico testamento. Dall’altra c’è Ronit, la figlia lesbica del Rav. La pecorella smarrita, che ha abbandonato la comunità e le regole dell’ebraismo ortodosso per una vita a New York come analista finanziaria.

L’evento scatenante del romanzo è la scomparsa del Rav e il conseguente ritorno di Ronit a Hendon per il funerale del padre. Come se il rientro nella comunità di Ronit non fosse già abbastanza difficile, a complicare la situazione c’è la sua relazione con Esti, la donna con cui ha avuto una storia anni prima e che ora è sposata con Dovid, il successore del Rav.

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Naomi Alderman

In questo suo primo romanzo, di cui dal 25 ottobre vedremo l’adattamento cinematografico – con Rachel Weisz e Rachel McAdams nei panni di Ronit ed Esti e diretto dal regista premio Oscar Sebastian Lelio (in copertina un frame, ndr ) – Naomi Alderman ci porta a scoprire il mondo in cui è cresciuta: anche lei è nata a Hendon in una famiglia ebrea ortodossa ed ha vissuto per un periodo a New York. Riguardo alla scrittura di Disobbedienza ha raccontato al Guardian: “Ho iniziato a scrivere il romanzo che ero credente, alla fine non lo ero più”.

Oltre all’aspetto religioso, in Disobbedienza Alderman riflette sull’identità e su come nell’ebraismo ortodosso il valore della donna sia definito dal matrimonio e dai figli. Le coetanee di Ronit ed Esti, infatti, portano il cognome del marito, si prendono cura della casa e si occupano di tre o quattro figli per una. La loro vita si svolge tra le mura domestiche, i negozi e le botteghe di Hendon e il matroneo della sinagoga – una delle regole dell’ebraismo ortodosso infatti è che le donne siedano in una sezione separata del tempio.

Un tema, quello della condizione femminile e dei diritti delle donne, che ritorna anche negli altri suoi romanzi, primo tra tutti Ragazze elettriche, la sua ultima fatica letteraria che le è valsa il prestigioso Baileys Women’s Prize e che immagina un mondo in cui le ragazze hanno un potere smisurato con cui sottomettere gli uomini. Presto dal romanzo sarà tratta una serie tv prodotta dalla Sister Pictures, la stessa casa di produzione di Broadchurch.

Naomi Alderman si definisce femminista e tra i suoi modelli indica Margaret Atwood con cui nel 2013, in occasione della Rolex Mentor and Protégé Arts Initiative, ha lavorato ad un racconto inedito per il portale Wattpad e con cui ha collaborato alla sceneggiatura di alcuni videogiochi.

Oltre all’attività di scrittrice – suoi anche Senza toccare il fondo e Il Vangelo dei bugiardi, sempre pubblicati da nottetempo in Italia – Naomi Alderman, infatti, è anche autrice di sceneggiature per videogiochi e ha creato la app per il running Zombies, run!; inoltre insegna scrittura creativa all’Università di Bath.

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