Combinando leggerezza a riflessione, “L’eleganza del riccio”, romanzo-bestseller di Muriel Barbery del 2006, è una lettura che si rinnova con i tempi che cambiano. Un libro che, (ri)letto oggi, ritrova immutata la sua forza espressiva, anche grazie a due meravigliose protagoniste…

“Lei ha trovato un buon nascondiglio”.

In una società ossessionata dall’esibizione e dal protagonismo, nascondersi agli altri è un atto rivoluzionario.

L’elegante palazzo borghese al numero 7 di Rue de Grenelle a Parigi è diventato per i lettori e le lettrici un microcosmo che funge da specchio del nostro mondo, forgiato da un sistema di convenzioni e di gerarchie sociali. Ognuno ha il suo ruolo, occupa il suo spazio, e sulla base di paradigmi tanto semplici quanto inflessibili legge la vita propria e degli altri. In questo mondo la portinaia Renèe Michel tradisce il suo stesso archetipo, è un’anomalia nel sistema.

Renèe è una regina clandestina che dietro la tenda di mussola bianca che la separa dal resto del mondo e dagli inquilini del palazzo, gioisce dei miracoli dell’arte, legge saggi di filosofia, è incantata dalla cultura giapponese e sorseggiando tè ascolta Mahler e si interroga sulla bellezza senza tempo di una camelia.

L'eleganza del riccio di Muriel Barbery

Il suo è un universo votato al Bello e all’Arte, che potrebbe scombinare gli ingranaggi di abitudini mentali depositate dagli anni. Allora lei si nasconde, trascina i piedi nelle ciabatte d’ordinanza, tiene accesa la televisione per non destare sospetti, e ogni tanto rivolge a chi la interpella uno sguardo ottuso, cercando di non tradirsi parlando in modo troppo erudito. Ma nel suo nascondiglio, in fondo alla guardiola, il tempo si sublima: Renèe è quello che i giapponesi definiscono wabi: una raffinatezza mascherata di rusticità, una forma nascosta del bello.

“Bisogna darsi da fare per sembrare più stupidi”: Paloma Josse ha 12 anni, e vive al quinto piano del palazzo di Rue de Grenelle 7. La sua è un’intelligenza eccezionale, così lucida da renderla già consapevole dell’insensatezza del mondo, osservatrice e giudice delle sue incongruenze. Anche Paloma non vuole dare nell’occhio e così cerca di mimetizzarsi nella mediocrità che la circonda, di farsi più comune, invisibile. Paloma è alla ricerca di qualcosa per cui valga la pena vivere, un senso che le permetta di elevarsi dalla pochezza che vive in casa e a scuola. È proprio la ragazzina, che non è vittima della superficialità e delle convenzioni degli adulti a “riconoscere” Renèe, a percepirne il segreto, l’interiorità nascosta, l’eleganza sotto la maschera di sciatteria.

Scopri la nostra pagina Linkedin

Seguici su Telegram
Scopri la nostra pagina LinkedIn

Notizie, approfondimenti, retroscena e anteprime sul mondo dell’editoria e della lettura: ogni giorno con ilLibraio.it

Seguici su LinkedIn Seguici su LinkedIn

Madame Michel ha l’eleganza del riccio: fuori è protetta da aculei, una vera e propria fortezza, ma ho il sospetto che dentro sia semplice e raffinata come i ricci, animaletti fintamente indolenti, risolutamente solitari e terribilmente eleganti”.

Al nuovo inquilino Monsieur Ozu, un ricco e raffinato vedovo giapponese, basta uno sguardo attento per smascherare Renèe, la sua anima delicata e la sua passione per Tolstoj. Il fatto è che Kakuro Ozu osserva e vede oltre, cerca le persone al di là del loro ruolo, nonostante le certezze miopi della società e dei suoi vincoli. Allo stesso modo di Paloma, è un’anima pura che riconosce i suoi simili.

L’amicizia insolita che si crea tra lui e Renèe è la chiave che permette di credere alla possibilità di una bellezza, non visibile e non comprensibile ai più.

L’eleganza del riccio di Muriel Barbery (e/o, traduzione di Emanuelle Caillat e Cinzia Poli) è una lettura che si rinnova con i tempi che cambiano: nei quasi vent’anni che ci separano dalla sua prima pubblicazione (2006), le mode e i modi della nostra vita si sono ancora più esasperati nei propri isolamenti, in una disuguaglianza che il post-pandemia ha aggravato, in una modalità di relazione digitale sempre più superficiale, basata sulla negazione dell’autenticità, sulla distorsione del vero a favore di un’apparenza artificiale, dove vale ed esiste solo ciò che si condivide.

In un mondo in cui sono i simboli di benessere, le parole e le immagini ad avere il potere, e non le azioni, il bestseller di Muriel Barbery ritrova immutata la sua forza espressiva, il suo sguardo disincantato sui nostri tempi, mentre il suo manifesto dell’arte come impronta per cambiare il teatro dell’arroganza umana si conferma attuale: il Bello è diritto di tutti, e dovere di chi ha di più.

Renèe, intellettuale autodidatta è icona di un’educazione sentimentale alla bellezza che è alla portata di chiunque, a disposizione di chi le si accosta con curiosità e apertura.

Il bello è un rifugio, è la contemplazione dell’eternità nel movimento stesso della vita, è la chiave per trovare un senso alla vita e una cura alla sua idiozia. La ricerca di un “sempre nel mai”, di un istante di incanto che sospende il tempo della vacuità: questa è l’eredità di Renèe, la dea invitta capace di cogliere la perfezione degli attimi, per Paloma, per permetterle di avere fiducia nel futuro.

Scopri il nostro canale Telegram

Seguici su Telegram
Le news del libro sul tuo smartphone

Ogni giorno dalla redazione de ilLibraio.it notizie, interviste, storie, approfondimenti e interventi d’autore per rimanere sempre aggiornati

Inizia a seguirci ora su Telegram Inizia a seguirci ora

“Grazia, bellezza, armonia, intensità. Se le scopro, allora forse dovrò riconsiderare le varie opzioni: se, in mancanza di una bella idea per la mente, trovo un bel movimento di corpi, allora forse penserò che la vita vale la pena di essere vissuta”.

Combinando leggerezza a riflessione, unendo la delicatezza dei piccoli gesti quotidiani alla limpidezza delle riflessioni filosofiche, Muriel Barbery ha confezionato un manuale di bellezza, di amicizia, di umanità che rinnega ogni preconcetto e convenzione: quello che dobbiamo vivere è “una pioggia battente che si trasforma in luce”.

Scopri le nostre Newsletter

Iscrizione alla Newsletter
Il mondo della lettura a portata di mail

Notizie, approfondimenti e curiosità su libri, autori ed editori, selezionate dalla redazione de ilLibraio.it

scegli la tua newsletter Scegli la tua newsletter gratuita

A Muriel Barbery bisogna riconoscere il merito della creazione di due meravigliose protagoniste, che alternano le loro voci in un fluire di vita e di riflessioni armonioso: due simboli di solitudini che si sono riempite di ricchezza, e di diversità che vengono raccontate come valore, così come dovrebbero essere vissute, un patrimonio umano che merita sempre un secondo sguardo, più attento e curioso, sugli altri.

Scopri le nostre Newsletter

Iscrizione alla Newsletter
Il mondo della lettura a portata di mail

Notizie, approfondimenti e curiosità su libri, autori ed editori, selezionate dalla redazione de ilLibraio.it

scegli la tua newsletter Scegli la tua newsletter gratuita

Libri consigliati