La casa editrice Neri Pozza inaugura la sua collana di podcast: si inizia con “Caro Pier Paolo” di Dacia Maraini e “Maledetta Sarajevo – Viaggio nella guerra dei trent’anni”

Anche la casa editrice Neri Pozza inaugura a marzo la sua collana di podcast con storie a puntate: si inizia con Caro Pier Paolo. Dacia Maraini racconta Pier Paolo Pasolini e con Maledetta Sarajevo. Viaggio nella guerra dei trent’anni.

I due podcast, gratuiti, nascono e si sviluppano a partire dai testi Caro Pier Paolo di Dacia Maraini, in libreria dal 3 marzo, e Maledetta Sarajevo di Francesco Battistini e Marzio G. Mian, pubblicato a gennaio. Caro Pier Paolo è la storia (disponibile dal 9 marzo) in tre puntate della profonda amicizia tra Dacia Maraini e Pier Paolo Pasolini, mentre Maledetta Sarajevo è un viaggio sonoro in quattro puntate di Battistini e Mian scritto a trent’anni dalla guerra di Bosnia. Il progetto si avvale della collaborazione del musicista e sound designer Simone Campa che ha composto le musiche originali della sigla e di ciascun podcast.

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Secondo Giuseppe Russo, direttore editoriale di Neri Pozza, “Neri Pozza Podcast è una scelta naturale per una casa editrice che fa della comunicazione della propria identità un aspetto fondamentale del proprio lavoro. La nostra ambizione, infatti, è pubblicare non semplicemente libri, ma opere che lascino il segno nella battaglia delle idee e, in generale, nella cultura del nostro tempo. Da questo punto di vista, le due prime storie sono esemplari dell’indirizzo che Neri Pozza Podcast intende prendere. La pubblicazione di Caro Pier Paolo di Dacia Maraini diventa, nel podcast, l’occasione per ripercorrere il legame con la grande stagione letteraria del secondo Novecento, di cui Pier Paolo Pasolini è stato uno dei maggiori esponenti. Così come, nelle puntate del secondo podcast, Maledetta Sarajevo di Mian e Battistini offre lo spunto per mostrare una circostanza inaudita, divenuta ora di estrema attualità: che la guerra, brutale, feroce, nel cuore dell’Europa non è consegnata affatto all’armadio del Novecento”. E aggiunge: “Emanuele Trevi ha scritto una volta che non soltanto il fascino, ma l’essenza stessa della letteratura sta nel mistero della voce umana. Che i podcast, così come gli audiolibri siano oggi al centro dell’attenzione non stupisce affatto. Offrono la possibilità, irripetibile, di ascoltare e riascoltare, al di là del dilagante frastuono e della futilità delle immagini, voci che ci narrano storie, magnifiche o anche terribili, per comprendere il nostro tempo o per godere delle pagine migliori della nostra letteratura”.

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