E’ stato l’unico canale in crescita, tanto nel 2013 quanto nel 2014. Un’opportunità per la piccola editoria, che ha spesso titoli con lunghe code di vendita e cataloghi che devono essere gestiti in canali fisici sempre più limitati… Se ne parlerà a “Più libri più liberi”

I libri? Gli italiani scelgono sempre più di acquistarli online. Non a caso l’e-commerce è stato l’unico canale in crescita di vendita dei libri, tanto nel 2013 quanto nel 2014 (anche se manca ancora il Natale). E tanto per i grandi editori quanto per la piccola e media editoria.

Cresce il suo peso: si è passati dal 5,3% del 2010 al 12% nel 2013, in crescita ulteriore per il 2014. Un’opportunità per la piccola editoria che ha spesso titoli con lunghe code di vendita e cataloghi che devono essere gestiti in canali fisici sempre più limitati.

Forse è per questo che secondo un’indagine dell’Associazione Italiana Editori basata su un panel di 220 piccoli editori veniva indicato già nel 2013 un 15% delle vendite proprio attraverso l’e-commerce. E commercio online non significa tra l’altro solo vendita di libri fisici ma anche e-book. Tutto questo sarà al centro dell’incontro organizzato a Più libri più liberi dal titolo “e-commerce: una soluzione o un problema?, in programma venerdì 5 dicembre alle 11 nella Sala Smeraldo del Palazzo dei Congressi dell’EUR a Roma. Il country manager di Amazon Italia Martin Angioni e l’amministratore delegato di Ibs.it Mauro Zerbini, big del commercio online, si confronteranno sulla base delle domande di un piccolo editore, Marco Zapparoli (Marcos y Marcos), e introdotti da Giovanni Peresson (Ufficio studi Aie).

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