Tutti, grandi e piccini, amano immedesimarsi nelle avventure evocate da un libro, ma cosa accadrebbe se potessimo addirittura diventarne i protagonisti? Con “Lost My Name” è possibile – Il progetto (caso editoriale nel Regno Unito e in Australia, e in ascesa anche in Italia)

Oltre 2 milioni di copie vendute nel mondo, più di 250 racconti creati per un unico volume: com’è possibile?Questa è la storia di Lost My Name, fondata ad Hackney (Londra) nel 2012 da tre papà e uno zio alla ricerca disperata di nuove storie per intrattenere i più piccoli, ma soprattutto di nuove tecnologie per rendere il momento della fiaba più coinvolgente. Tutti, grandi e piccini, amano immedesimarsi nelle avventure evocate da un libro, ma cosa accadrebbe se potessimo addirittura diventarne i protagonisti?

Lost My Name

La start up Lost My Name con “Dov’è finito il mio nome?” ha fatto proprio questo: creare un libro nel quale, inserendo il proprio nome, ogni bambino può dare vita ad una storia personale e personalizzata, un viaggio tra illustrazioni meravigliose e svolgimenti originali.

E allora basta l’aiuto di un Unicorno per ritrovare una U, di una Sirena per far risuonare una S, finché tutte le lettere tornano magicamente al proprio posto, per un magico lieto fine.

Lost My Name

Distribuito in oltre 194 Paesi, diventato un caso editoriale nel Regno Unito e in Australia, questo volume ha riscosso un grande successo anche nel nostro Paese con oltre 70mila copie vendute.

In una commistione tra innovazione digitale ed editoria tradizionale, online è già possibile visualizzare un’anteprima del proprio volume, nell’attesa di ricevere a casa il classico libro tutto da sfogliare e accarezzare, unico e irripetibile.

Al lato puramente ludico, si aggiunge anche quello più educativo; in Italia, infatti, molte scuole materne ed elementari hanno intravisto in questo strumento un’opportunità per aiutare i più piccoli ad avvicinarsi alle lettere dell’alfabeto. Ma questo è solo “un dettaglio” perché, come dice il team di Lost my name, “il progetto è nato per ispirare i bambini a credere nell’avventura e suggerirgli che ogni cosa che loro immaginano può accadere”.


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