I ragazzi (ma non solo, a dirla tutta) passano sempre più ore davanti ai loro smartphone, e questo inevitabilmente toglie tempo ad altre attività, lettura di libri (cartacei) compresa…

I ragazzi (ma non solo, a dirla tutta) passano sempre più ore davanti ai loro smartphone, e questo inevitabilmente toglie tempo ad altre attività, lettura di libri (cartacei) compresa. Così, come racconta Repubblica, alla casa editrice angloamericana Dutton Books è venuta l’idea di rilanciare un’idea non nuova, quella dei Flipback (nati in Europa, precisamente in Olanda, e che nel 2014 sono stati portati in Italia da Mondadori, con scarso successo, a dirla tutta). Parliamo di “mini-libri grandi come un iPhone”, come spiega il quotidiano: “La carta è sottile come le foglie di una cipolla. I caratteri sono minuscoli. Le pagine si sfogliano dall’alto in basso…”.

Il primo autore pubblicato nella collana è John Green, autore di bestseller young adult, secondo cui “i teenager sono probabilmente il terreno adatto per condurre un esperimento del genere”.

Per pubblicizzare questi “mini-libri”, gli slogan parlano di volumi “compatti e portatili”, “incredibilmente comodi, stanno in una borsetta o anche nella tasca dei pantaloni, potete tenerli con una mano sola e prenderli con voi dove e quando volete”. Insomma, quasi come uno smartphone. Stavolta i Flipback funzioneranno?

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