La scrittrice e giornalista Guzel’ Jachina è la vincitrice della diciassettesima edizione del Premio letterario internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa

La scrittrice e giornalista Guzel’ Jachina con il romanzo d’esordio Zuleika apre gli occhi (Salani) è la vincitrice della diciassettesima edizione del Premio letterario internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa. A decretarne la vittoria la giuria presieduta da Gioacchino Lanza Tomasi.

Guzel’ Jachina con il romanzo d’esordio Zuleika apre gli occhi

Zuleika apre gli occhi è stato preso come un esempio della possibile sopravvivenza umana a ogni condizione se pur disperata. Non è un libro politico, ma è storia del cammino verso l’emancipazione di una donna che, come molte altre, è passata attraverso l’indicibile e paradossalmente ritrova se stessa nell’inferno della taiga. I luoghi e i tempi fanno apparire i sentimenti come spariti e inesistenti, ma l’amore che nasce tra i personaggi rivela il contrario. E’ il tratto poetico del libro quello dell’istinto alla vita contro ogni violenza personale che si estende a un’intera comunità. Possa anche Zuleika apre gli occhi convincerci della necessità, tante volte addotta da Lampedusa, che i grandi libri parlino all’uomo di ieri e di domani. Sono certo che il romanzo di Guzel’ Jachina, che ha riscosso successo in tutto il mondo proprio come è accaduto con Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, conquisterà anche i lettori italiani per l’intensità delle pagine e per la forza della protagonista”, spiega la giuria.

Le varie edizioni del Premio Letterario hanno visto la presenza tra i vincitori di autrici e autori come Abraham B. Yehoshua, Tahar Ben Jelloun, Claudio Magris, Anita Desai, Edoardo Sanguineti, Amos Oz, Javier Marias, Fleur Jaeggy, Valeria Parrella, Emmanuel Carrère, Fernando Aramburu e Carlo Ginzburg e i premi Nobel per la letteratura Kazuo Ishiguro, Mario Vargas Llosa e Orhan Pamuk.

 

 

Libri consigliati