Tra fiction e non-fiction, e con al centro Venezia, debutta in libreria a fine maggio wetlands, un progetto editoriale dedicato ai temi della sostenibilità sociale e ambientale e alle sfide dell’Antropocene. Un’impresa sociale no profit, carbon neutral e a filiera locale – I particolari

A fine maggio debutta in libreria una nuova casa editrice, wetlands, un nuovo progetto editoriale dedicato ai temi della sostenibilità sociale e ambientale e alle sfide dell’Antropocene. La proposta editoriale – come sottolinea la presentazione – “si muove nei territori di intersezione tra fiction e non-fiction, promuovendo testi che toccano temi di carattere ambientale, urbanistico, sociale, antropologico e culturale”.

wetlands è un’impresa sociale no profit, che “si ispira a principi di eguaglianza, partecipazione, valorizzazione delle diversità, rispetto dell’ambiente, pluralismo culturale”. È un progetto carbon neutral e a filiera locale: tutti i libri sono composti, prodotti e stampati a Venezia, da manodopera locale, su carta eco-sostenibile, e le copertine sono stampate in alga carta.

La città di Venezia, metafora di problematiche e soluzioni di valenza globale, è al centro della progettualità di wetlands, “che intreccia prospettive internazionali con idee generate in città, grandi autori e nuove firme tra narrazione e ricerca”.

Gli autori selezionati sono prevalentemente internazionali. Fra quelli previsti nel biennio 2022–2023 troviamo Frank Westerman, Régis Debray, Tash Aw, Isham Matar, Robert Davis, Claire Judde de Lariviere, Giandomenico Romanelli, Costanza Jesurum e altri.

Il piano editoriale prevede 15 testi in uscita tra il 2022 e il 2023, e poi circa 10 nuovi titoli all’anno per gli anni successivi.

Tre sono le collane: Mude, che ospita “libri prevalentemente di autori stranieri, che mettono in relazione Venezia con altri luoghi/realtà del mondo”; Fondamenta, con “libri che parlano della città di Venezia, della sua storia e del suo ambiente, da prospettive sempre originali”; e Barene, con testi di Environmental Humanities (in collaborazione con l’Università di Ca’ Foscari).

Le prime tre uscite sono Il Giocattolo del Mondo – Venezia nell’epoca dell’iperturismo di Robert C. Davis, Dittico Idraulico – Venezia, Vajont e Il sorriso del salmone di Frank Westerman e Contro Venezia di Régis Debray (con un testo di Gianni Montieri).

 

 

 

 

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