La giornalista Cecila Sala è stata arrestata in Iran, dove stata realizzando dei reportage. L’ambasciata e il consolato italiano a Teheran “stanno seguendo il caso con la massima attenzione sin dal suo inizio” – I particolari
L’arresto risale allo scorso 19 dicembre, ma è stato reso noto solo oggi: la giornalista Cecila Sala (qui la nostra intervista di un anno fa) è stata arrestata a Teheran, in Iran (dove stata realizzando dei reportage, con regolare visto giornalistico), nell’albergo in cui alloggiava a Teheran.
Lo comunica la Farnesina, che in una nota sottolinea: “Su disposizione del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, l’ambasciata e il consolato a Teheran stanno seguendo il caso con la massima attenzione sin dal suo inizio. In coordinamento con la presidenza del Consiglio, la Farnesina ha lavorato con le autorità iraniane per chiarire la situazione legale di Cecilia Sala e per verificare le condizioni della sua detenzione”.
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La giornalista, nata a Roma nel 1995, collaboratrice del Foglio e autrice di podacast per Chora Media, ha potuto telefonare due volte alla famiglia dal carcere di Evin, nella capitale, dove si trova rinchiusa in una cella d’isolamento. Come scrive Il Post (testata per cui lavora il suo compagno, Daniele Raineri), “durante le telefonate, Sala ha detto di stare bene e di non essere ferita. È possibile che abbia dovuto leggere un testo scritto, perché ha usato alcune espressioni che non suonano naturali in italiano, ma sembrano più una traduzione dall’inglese. Non le è stato permesso di dare altre informazioni”.
Sul sito del Corriere della Sera si legge che “i motivi del fermo di Sala non sono ufficialmente noti, contro di lei non è stata formalizzata alcuna accusa specifica, tranne generici riferimenti a ‘comportamenti illegali’“.