La polemica tra Masterchef e Striscia la notizia (che ha svelato il nome del vincitore dell’edizione in corso, suscitando l’indignazione dei social) riporta d’attualità il (complesso) dibattito sullo spoiler – La nostra riflessione

Ieri sera Striscia la notizia ha rivelato in anteprima il nome del vincitore della quarta edizione di Masterchef, il talent show culinario condotto su Sky da Carlo Cracco, Bruno Barbieri e Joe Bastianich che si concluderà domani sera con l’attesissima finale. Giustamente indispettito, il pubblico ha reagito manifestando il proprio malcontento su Twitter al grido di #striscianospoiler.

Ma che cos’è uno spoiler? Sul vocabolario Treccani si legge: «Nella lingua colloquiale, anticipazione di una parte della trama di un racconto, romanzo, film o simili, in particolare se data a qualcuno senza preoccuparsi di rovinargli la sorpresa». Nonostante la definizione sia chiara, è difficile stabilire con esattezza quando uno spoiler è davvero uno spoiler.

Sgombriamo il campo da equivoci ed eliminiamo dalla riflessione lo spoiler intenzionale. Se sto guardando un film (o leggendo un libro, o guardando una serie tv, o altro) e qualcuno volontariamente mi rivela il finale o un elemento chiave della trama, si tratta di spoiler intenzionale. E quando c’è il dolo non sono ammesse scusanti, è subito cartellino rosso. Capito, Striscia?

La questione si riduce quindi a una semplice domanda: se qualcuno si lascia sfuggire inavvertitamente un’informazione, quando è lecito incazzarsi e quando la colpa è di chi questa informazione la ignora?

Si potrebbe ipotizzare un rapporto inversamente proporzionale tra la popolarità di un prodotto culturale e il tempo che deve passare dalla sua pubblicazione prima di poterne parlare senza temere di fare torto a qualcuno.

Mi spiego: se ricordo l’eccezionale interpretazione di Kevin Spacey come Keyser Söze nei Soliti sospetti (1996), premiata con l’Oscar, posso essere accusato di aver fatto uno spoiler? E se invece rivelo il finale di Birdman (2014)? L’accusa sarebbe sicuramente più legittima, almeno per qualche altra settimana, ma prima o poi anche il film di Iñárritu diventerà parte della cultura collettiva e non sarà più un argomento sensibile.

Se già i film creano qualche difficoltà, non dimentichiamoci che per i libri e la televisione i tempi sono ancora diversi. A sette anni di distanza dalla pubblicazione di Harry Potter e i doni della morte, possiamo dare per assodato il finale della saga scritta da J.K. Rowling o dobbiamo ancora farci qualche remora? Sarebbe sicuramente più sicuro rispetto al finale di Storia di una ladra di libri, il romanzo di Markus Zusak uscito ormai otto anni fa ma tornato ai vertici delle classifiche soltanto negli ultimi mesi grazie alla trasposizione cinematografica.

Sembra quasi impossibile dare una risposta precisa alla domanda che ci siamo posti, le variabili sono praticamente infinite. Ma prendendo spunto da qualche caso eccellente, possiamo almeno stabilire cosa fare e soprattutto cosa non fare quando si tratta di spoiler.

Uno degli esempi più celebri riguarda il re del thriller Stephen King, che mentre guardava una puntata di Game of Thrones, la serie tv ispirata alle Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin, si è lasciato prendere dall’entusiasmo e ha twittato:

I suoi follower si sono scatenati per rimproverare lo scrittore, colpevole di aver rivelato il finale di un episodio che molti non avevano ancora visto a causa del fuso orario. Ma invece di scusarsi per la propria leggerezza, King si è limitato a rispondere:

Dal punto di vista logico non fa una piega, ma resta la sensazione che uno spoiler così sia difficile da perdonare. D’altronde quando si tratta di serie tv invece i tempi sono molto più serrati. Se non volete rischiare sorprese a proposito della terza serie di House of Cards, appena cominciata su Sky Atlantic, è meglio che chiudiate tutti i profili social che avete. Perché a volte si va incontro a uno spoiler quando meno ce lo si aspetta, come hanno imparato gli spettatori della serie tv The Walking Dead quando l’emittente AMC ha pubblicato su Facebook un’immagine di commiato per un personaggio morto nel corso dell’episodio appena andato in onda, alla faccia di tutti i fan che non avevano ancora visto la puntata.

Insomma, forse non si riuscirà mai ad avere un’equazione perfetta per capire quando poter parlare liberamente e quando no. Quindi ricordate: che stiate parlando, scrivendo o twittando, prima di fare qualsiasi rivelazione, anche se a voi sembra scontata, usate le due parole più preziose per queste occasioni: SPOILER ALERT.

Ah, un’ultima cosa: [spoiler alert] alla fine Anastasia e Christian hanno un bambino.

 

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