Con l’atteso “decreto rilancio” viene istituito un “Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali” pari a 210 milioni di euro complessivi. In attesa di capire come sarà ripartita la cifra, e quanti aiuti andranno alla filiera del libro alle prese con l’impatto della pandemia, il ministro dei Beni e le Attività Culturali si rivolge ai librai: “Le librerie hanno un valore sociale per le comunità, e lo Stato deve riconoscerlo. Il tax credit è un primo passo, a cui stiamo lavorando, insieme ad altri sostegni per il settore”. L’Associazione Italiana Editori, intanto, prepara una proposta da inviare al governo – I dettagli

All’indomani della giornata decisiva per il più volte rinviato “decreto rilancio”, il ministro dei Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini interviene in diretta Facebook a conclusione di un incontro organizzato dall’Associazione Librai Italiani.

Con l’atteso decreto, come abbiamo raccontato, viene istituito un “Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali” pari a 210 milioni di euro complessivi, destinato al “sostegno delle librerie, dell’intera filiera dell’editoria, nonché dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura”.

Ovviamente la filiera del libro, colpita duramente dalla pandemia, si chiede a questo punto come questi fondi verranno utilizzati in relazione al sostegno a librerie e case editrici in difficoltà.

Franceschini, che è anche uno scrittore, parte con un ricordo personale: “Quando mi occupo di librerie mi sento in conflitto di interesse emotivo, perché sono cresciuto in una casa piena di libri. Mio padre, arrivato a quasi 90 anni, aveva raggiuno una collezione di quasi 20mila libri, e mi ha trasmesso questa passione”. Dunque il ministro conferma un “legame emotivo fortissimo” con i libri. Non solo: “Le librerie hanno un valore sociale per le comunità, e lo Stato deve riconoscerlo. Il tax credit è un primo passo, a cui stiamo lavorando, insieme ad altri sostegni per il settore”.

Dario Franceschini fa sì notare che con il nuovo decreto “gli ammortizzatori sociali sono stati estesi”, ma per il momento non entra nello specifico in relazione alla distribuzione dei 210 milioni di euro ai diversi settori della cultura, filiera del libro compresa. Ci tiene però a “tranquillizzare” i librai per l’attenzione che saprà dimostrare il governo nei loro confronti: “Dovremo decidere come ripartire questo fondo, e torneremo a discutere con la filiera del libro per una distribuzione equa delle risorse”. Staremo a vedere.

Infine, il ministro cita le “consegne a domicilio”, che “possono rappresentare una strada da sperimentare anche per consorzi di librerie indipendenti, per arrivare ai clienti anche prima di Amazon“.

UN PORTALE ONLINE DELLE LIBRERIE

Paolo Ambrosini, presidente dell’Ali, a sua volta nel corso dell’incontro annuncia la volontà di dar vita a un portale online delle librerie italiane.

IL COMMENTO DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA EDITORI, CHE PRESENTERA’ UNA PROPOSTA AL GOVERNO

Commenta il “decreto rilancio” anche il presidente dell’Associazione Italiana Editori Ricardo Franco Levi: “Siamo soddisfatti che il governo, sostenuto dal concorde appoggio di tutte le forze politiche in Parlamento, abbia raccolto l’appello di editori (AIE), librai (ALI) e bibliotecari (AIB) e abbia istituito un fondo per la cultura da 210 milioni di euro che guarda specificamente al mondo del libro”. “Adesso – continua Levi – si apre la fase delicata della definizione dei meccanismi attraverso i quali distribuire le risorse stanziate. In questo senso, i principi che ci dovrebbero guidare sono due. Da un lato la rapidità con la quale erogare queste risorse a sostegno del mondo del libro, perché siamo in una situazione di assoluta emergenza. Dall’altro, la necessità di guardare in avanti: approfittiamo di questa terribile crisi non solo per sanare le ferite di questi giorni, ma anche per costruire il futuro del libro e della lettura in Italia”. In questa prospettiva, Aie presenterà “in tempi strettissimi” al ministro “una propria proposta”.

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