Per scrivere due suoi romanzi l’autrice bestseller Camilla Läckberg si sarebbe fatta aiutare dal suo editor, Pascal Engman. L’accusa di servirsi di un ghostwriter, smentita dalla scrittrice di thriller, arriva a seguito dell’analisi stilometrica realizzata da un giornalista svedese, che ha utilizzato l’intelligenza artificiale – I dettagli

Un vero e proprio giallo, che vede al centro un’affermata autrice di thriller, Camilla Läckberg, costretta a difendersi dall’accusa di non aver scritto alcuni dei romanzi pubblicati a suo nome, che sarebbero invece opera (almeno in parte) del suo editor, Pascal Engman.

A ripercorrere la vicenda è stato il Guardian, ma tutto nasce dall’inchiesta dello svedese Lapo Lappin, pubblicata dalla rivista online Kvartal.

Dettaglio non da poco, Lappin si è servito dell’intelligenza artificiale per giungere alla sua conclusione, poi smentita dalla stessa Läckberg (e dalla sua addetta stampa), che su Instagram se l’è presa con le critiche che le vengono rivolte soprattutto in patria.

Come ha sottolineato il Corriere della Sera, “è stato l’algoritmo a mettere insieme gli indizi, cioè il modo in cui sono usate le parole nei romanzi ‘incriminati’. Un’analisi stilometrica che sarebbe stata quasi impossibile senza l’aiuto della tecnologia. “Ho osservato per lungo tempo i puntini colorati sullo schermo. I risultati sono diventati chiari: due libri si distinguono dagli altri. È probabile che siano stati scritti da qualcun altro. Läckberg ha un ghostwriter“, ha raccontato Lappin.

Prima, quindi, l’ipotesi che la scrittrice si sia fatta aiutare da un ghostwriter; poi, con il supporto del programma Java Graphical Authorship Attribution Program (Jgaap), la rilevazione di somiglianze sospette tra due romanzi di Läckberg e quelli precedentemente pubblicati da Engman.

Del caso si è inevitabilmente parlato di recente anche alla fiera del libro di Göteborg.

Come detto, Camilla Läckberg, autrice da 30 milioni di copie vendute in tutto il mondo, ha negato (“quello che sfugge è che uno scrittore dovrebbe essere prima di tutto un Narratore”), e anche Engman ha respinto le insinuazioni legate a un suo possibile coinvolgimento. Tuttavia, i recenti risultati del lavoro dell’intelligenza artificiale sembrerebbero mettere in dubbio la doppia smentita. Ovviamente, il condizionale è d’obbligo.

Come ricorda ancora il Guardian, sospetti simili erano state precedentemente sollevati in un romanzo intitolato Ghostwriter, scritto da Håkan Lindgren nel 2021. La trama? Una scrittrice di successo nasconde il fatto che i suoi libri siano stati scritti da un altro autore. Quello, però, era un romanzo. Stavolta di mezzo ci sono l’intelligenza artificiale e l’analisi stilometrica.

E così, nella lunga storia delle polemiche editoriali in cui al centro ci sono grandi autrici e autori e i loro editor (basti pensare al caso di Raymond Carver e Gordon Jay Lish), si aggiunge il “giallo” Läckberg-Engman…

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