Scritture di frontiera, narrativa contemporanea, memoir e biografie musicali e una collana per indagare il modo in cui la letteratura influenza il lavoro di musicisti: da ottobre le prime uscite della nuova casa editrice romana Jimenez – I particolari
Scritture di frontiera, narrativa contemporanea, personaggi marginali alla ricerca del proprio posto nel mondo, e poi ancora memoir e biografie musicali e una collana “crossover” per indagare il modo in cui la letteratura influenza il lavoro di musicisti, cineasti e artisti di diverse discipline. Con questo progetto editoriale, come sottolinea la presentazione, nasce Jimenez, una nuova realtà indipendente fondata a Roma da Michela Carpi e Gianluca Testani, da oltre dieci anni impegnati in diverse case editrici in qualità di consulenti, editor e traduttori.
Jimenez ha in programma, sin da ottobre, una produzione di circa 12 titoli all’anno, orientata in tre direzioni: narrativa contemporanea, prevalentemente americana, britannica e australiana, con particolare attenzione a romanzieri legati al mondo della musica e del cinema; saggistica musicale, memoir, biografie e saggi critici; saggistica italiana “crossover”, dove critici letterari, scrittori e artisti vengono invitati a raccontare le connessioni tra letteratura, musica e arti visive.
Tra le prime uscite, Io sarò qualcuno dello scrittore e musicista Willy Vlautin, L’ultima bandiera, il romanzo di Darryl Ponicsan da cui Richard Linklater ha tratto il film Last Flag Flying, e Rock Lit. Musica e letteratura: legami, intrecci, visioni di Liborio Conca.