“Viviamo un periodo difficile per il mercato del libro, caratterizzato da una flessione delle vendite di oltre il 4% nei primi cinque mesi del 2025, dopo il leggero calo del 2024”. Innocenzo Cipolletta è stato confermato per altri due anni presidente dell’Associazione Italiana Editori, che punta a ottenere la detrazione fiscale per la spesa in libri scolastici. L’Associazione chiede inoltre la concretizzazione della riforma delle carte per gli acquisti culturali da parte dei giovani, ampliando la platea dei beneficiari e semplificando le procedure di accesso. “Questo intervento, insieme ai fondi per le biblioteche, sarebbe il primo passo per arrivare a un sistema di incentivi alla domanda più largo e articolato”. Per Cipolletta, inoltre, è importante “ribadire il ruolo dell’editore nel tempo dell’Intelligenza Artificiale”, e serve “lavorare ancora di più e ancora meglio con le scuole”. E ancora: “Non difendiamo interessi di bottega, ma un ideale di società aperta che oggi vediamo sempre più a rischio…” – I particolari
“Viviamo un periodo difficile per il mercato del libro, caratterizzato da una flessione delle vendite di oltre il 4% nei primi cinque mesi del 2025, dopo il leggero calo del 2024, e anche giugno è partito non bene. A uno sguardo più attento, vediamo però che il calo è interamente attribuibile alla diminuzione degli acquisti da parte delle biblioteche e dei neo-diciottenni attraverso le carte. Se scorporiamo tali acquisti dal computo totale, siamo in presenza di un mercato in crescita. Non lo dico come lettura consolatoria, ma per sottolineare un dato che conferma quanto diciamo da tempo: l’editoria è un settore vitale, capace di intercettare i gusti del pubblico ed evolvere”. Parola di Innocenzo Cipolletta, confermato per altri due anni presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE), “l’associazione di categoria degli editori che pubblicano libri, riviste scientifiche e prodotti dell’editoria digitale”, nata nel 1869.
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A rieleggere Cipolletta è stata l’assemblea degli editori, che si è riunita stamattina a Milano. Il voto dell’assemblea ha inoltre confermato i presidenti dei gruppi (che ricoprono anche la carica di vicepresidenti dell’AIE) in cui è strutturata l’Associazione: Lorenzo Armando (Lexis – Compagnia Editoriale in Torino) presidente del gruppo Piccoli editori, Renata Gorgani (Editrice Il Castoro), presidente del gruppo Editoria di varia, Maurizio Messina (Edizioni Angelo Guerini e associati), presidente del gruppo Accademico professionale, e Giorgio Riva (Gruppo Editoriale La Scuola), presidente del gruppo Educativo.
L’AIE, che aderisce a Confindustria e ne è stata una delle fondatrici, copre con i suoi associati oltre il 90% del mercato del libro. Ha tra i suoi compiti quelli di “tutelare gli editori e favorirne la crescita professionale, di promuovere iniziative che siano un contributo alla diffusione del libro, della lettura, del diritto d’autore e della cultura italiana in Italia e nel mondo”.
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“Ribadire il ruolo dell’editore nel tempo dell’Intelligenza Artificiale”
“Ribadire il ruolo dell’editore, la sua funzione sociale, è una necessità che oggi non possiamo dare per scontata, in una stagione in cui i chatbot basati sull’intelligenza artificiale generativa alimentano la pericolosa illusione dell’inutilità di qualsiasi mediazione editoriale nell’accesso alla conoscenza, minando alla base uno dei pilastri della democrazia: ovvero il libero scambio di informazioni e opinioni verificabili e validate. Viviamo tempi complicati in cui nulla può essere dato per acquisito. E che ci obbliga a tornare ai fondamentali, ai due pilastri che da sempre reggono l’edificio editoriale internazionale: il diritto d’autore e la libertà di espressione. Se il primo è minacciato dalla pirateria e dalle big tech che premono per allentare le regolamentazioni europee sulla trasparenza e la conoscenza delle fonti utilizzate nello sviluppo degli algoritmi di intelligenza artificiale, il secondo subisce affronti in tutto il mondo che, per la loro estensione e capillarità, non pensavamo possibili. Non difendiamo interessi di bottega, ma un ideale di società aperta che oggi vediamo sempre più a rischio e che ha bisogno degli editori”, ha sottolineato il presidente dell’AIE nel suo discorso.
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AIE punta alla detrazione fiscale per la spesa in libri scolastici
Tra gli obiettivi che AIE persegue nel prossimo biennio, tra l’altro, c’è l’ottenimento della detrazione fiscale per la spesa in libri scolastici, detrazione che è già in vigore per le spese sanitarie, sportive, e per gli animali da compagnia e che consentirebbe di alleviare il peso economico sostenuto da tutte le famiglie.
L’Associazione, dopo gli annunci del ministro della Cultura Alessandro Giuli all’ultimo Salone del libro di Torino, chiede inoltre la concretizzazione della riforma delle carte per gli acquisti culturali da parte dei giovani, ampliando la platea dei beneficiari e semplificando le procedure di accesso. “Questo intervento, insieme ai fondi per le biblioteche, sarebbe il primo passo per arrivare a un sistema di incentivi alla domanda più largo e articolato”.

Innocenzo Cipolletta (foto Getty)
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“Lavorare ancora di più e ancora meglio con le scuole”
Sul tema della lettura, un primo obiettivo è quello di arrivare all’attivazione, insieme a istituzioni, realtà del terzo settore, fondazioni, di piani di sostegno alla diffusione del libro sull’intero territorio nazionale, riducendo le disparità tra Nord e Sud.
Inoltre, a dieci anni dall’avvio di #ioleggoperché che ha permesso di donare circa quattro milioni di libri alle biblioteche scolastiche, l’Associazione vuole “lavorare ancora di più e ancora meglio con le scuole”, spiega sempre Cipolletta: “Vogliamo che questi libri siano sempre più letti. Servono, nelle scuole italiane, bibliotecarie e bibliotecari professionisti, che stimolino la lettura di studentesse e studenti”.
“Iniziative per portare più lettrici e lettori nelle librerie una volta passato il Natale”
Incontrando la stampa, Cipolletta anticipa inoltre che uno degli obiettivi è portare più lettrici e lettori nelle librerie una volta passato il Natale, con iniziative che sono allo studio.
Ma la centralità del libro va ribadita e sostenuta anche all’interno dei percorsi accademici: “Proseguiremo il percorso per la valorizzazione dei libri universitari, in un panorama dove troppi studenti limitano il loro studio a slide, riassunti e resoconti di lezioni che impoveriscono la formazione”.
Infine AIE chiede incentivi all’innovazione e all’internazionalizzazione delle case editrici, con una particolare attenzione alle realtà più piccole: “Il pluralismo dell’editoria italiano noi lo rivendichiamo e lo sosteniamo in tanti modi, perché pensiamo che sia una peculiarità del nostro Paese che va mantenuta e di cui prendersi cura, perché pensiamo che la coesistenza di piccoli e grandi operatori sia alla base di un mercato sano e che questo faccia bene a tutti”.
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