“Il ministro Franceschini ha sparigliato, dimostrando di essere un politico di grande esperienza, adesso tocca a noi editori”. Su ilLibraio.it Giuseppe Laterza parla del possibile accordo tra Milano e Torino – L’intervista

“Non abbiamo ancora il Papa, ma mi pare che si vada verso l’accordo”. Al telefono con ilLibraio.it, l’editore Giuseppe Laterza appare molto soddisfatto per il passo avanti fatto dopo l’incontro romano, al termine del quale il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini ha dichiarato: “C’è l’intesa per lavorare per la costruzione di un unico evento che metta insieme Milano e Torino nelle stesse date, che lavori sulla differenziazione di ciò che farà Torino e Milano e che punti a un’unica governance. Questo lavoro deve essere molto approfondito e per questo ci rivedremo martedì 20 settembre. Fino ad allora ci sarà un approfondimento sia su come può avvenire questa differenziazione di funzioni di un unico evento su due sedi, sia anche da un punto di vista giuridico rispetto a soggetti che ci sono già”.

ilLibraio.it, dopo aver sentito “a caldo” i punti di vista del presidente dell’Aie Federico Motta e del presidente della Fabbrica del libro Renata Gorgani, ha quindi chiesto il parere di uno degli editori indipendenti più influenti e ascoltati, che nelle scorse settimane ha fatto proposte e criticato sia certe scelte dell’Associazione Italiana Editori sia i problemi del Salone di Torino.

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Laterza analizza: “Credo che adesso ci siamo tante cose su cui lavorare da qui al 20. Il ministro ha fatto egregiamente il suo dovere, disegnando una cornice. Ora sta a tutte le parti coinvolte fare uno sforzo creativo per riempirla. L’idea di un’unica gestione è quella giusta. Come mi disse una volta un grande illustratore, Emanuele Luzzati, solo quando l’arte è sottoposta a dei vincoli la fantasia dell’artista si può esprimere. Ecco, ispirandoci a Luzzati, in questi pochi giorni dovremo dimostrare di essere fantasiosi. È una sfida, difficile, ma sono ottimista”.

Chiediamo a Laterza come verrà accolta dagli editori “pro-Torino” che si sono riuniti in una nuova associazione (a cui Laterza non ha aderito, ndr) l’eventuale “Mi-To” del libro. E l’editore per rispondere cita Totò: “Siamo uomini o caporali? Confido che tutti gli editori si dimostrino uomini. Il ministro ha sparigliato, dimostrando di essere un politico di grande esperienza, adesso tocca a noi”.

IL COMMENTO DI CHIAMPARINO

Positivo anche il punto di vista del presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, come riporta l’Ansa: “Non è un compromesso. E’ un’idea molto importante, interessante, positiva per provare a creare un nuovo evento che promuova la lettura e la diffusione del libro a tutti i livelli nel paese. Come a volte succede, come dicevano i latini, ex malo bonum, cioè dal male nasce il bene. Staremo a vedere l’esito del lavoro che faranno le quattro persone designate e ci rivedremo martedì prossimo, però sono fiducioso”. E ha aggiunto: “Noi abbiamo designato Massimo Bray, che è presidente incaricato della Fondazione Salone del Libro, altri devono ancora definire le loro proposte. Credo la dottoressa Rossana Rummo se ne occuperà per il ministero. Sono comunque tecnici, non rappresentanti politici delle istituzioni”.

IL COMMENTO DI SALA

Arriva, sempre attraverso l’Ansa, anche il commento del sindaco di Milano Giuseppe Sala: “E’ il primo round. La decisione finale e poi l’organizzazione spetterà agli editori. I risultati di oggi sono che: non si parla più di due date diverse, ed è un elemento fondamentale, si cercherà di avere un uguale momento in cui, tra i due spazi fisici e anche gli eventi in città, si troverà il migliore equilibrio per fare un’unica proposta”.

PARLA ANCHE FASSINO

“Estendere al Salone del Libro l’esperienza MiTo, praticata con successo in campo musicale, è soluzione ragionevole e innovativa”. Lo afferma in una nota l’ex sindaco di Torino, Piero Fassino.

 

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