Che cosa succederà DOPO? Cercheremo di rispondere mettendo al centro il libro, la parola e il dialogo…”. Dal 17 al 21 novembre, pandemia permettendo, per la decima edizione Bookcity Milano tornerà in presenza, ma ci saranno anche appuntamenti digitali – I particolari

L’edizione 2020, a causa della pandemia, si è svolta in digitale, come tanti altri festival culturali. Ma per la decima edizione, in programma dal 17 al 21 novembre, l’obiettivo di Bookcity Milano, manifestazione dedicata al libro e alla lettura (promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dall’Associazione Bookcity Milano, costituita da Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri e Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori) è quello di tornare in presenza (emergenza sanitaria permettendo).

Non solo, però: la manifestazione (di cui ilLibraio è media partner, ndr) si propone di essere “ibrida”, in grado di integrare eventi che avranno luogo nei quartieri della città ed eventi che nasceranno programmaticamente per essere online: “Eventi destinati al pubblico della Milano dei 15 minuti a piedi ed eventi destinati a un pubblico nazionale, se non addirittura internazionale. Una manifestazione viva per 5 giorni in città e indeterminatamente online”.

Oltre al palinsesto di incontri che si terranno in città e nelle sedi, non mancheranno anche per questa edizione gli appuntamenti di Bookcity nelle Università, Bookcity per le Scuole, Bookcityper il sociale e Bookcity con le librerie.

“Da oltre un anno ci interroghiamo su che cosa succederà DOPO. Dopo la pandemia, dopo i lockdown, dopo i lutti, dopo l’arrivo delle grandi risorse della Comunità Europea. Un grande sforzo collettivo di immaginazione, che trova nelle pagine dei libri il terreno più fertile di crescita. È questo che a Bookcity ci domanderemo. Che cosa succederà DOPO? Cercheremo di rispondere mettendo al centro il libro, la parola e il dialogo. Ragioneremo insieme sul futuro delle nostre comunità, del lavoro, delle città, dell’istruzione, della cultura. Siamo consapevoli che l’esperienza della pandemia ha già cambiato il nostro futuro: solo immaginandolo potremo affrontarlo. Immaginare il futuro non significa tuttavia abbandonare la storia, la memoria, ciò da cui veniamo. Discutere del dopo allora implica un grande sforzo, che ripropone ancora una volta il confronto di culture, esperienze, diversità. A partire dal capire con maggiore chiarezza quello che tutti noi stiamo affrontando oggi”, spiega il Comitato Promotore della rassegna.

IL COINVOLGIMENTO DELL’AIE

In questo momento di grande incertezza, Bookcity “vuole tornare ad abbracciare tutti i quartieri della città, con l’obiettivo di renderli motori e protagonisti dell’identità, della storia e delle trasformazioni di Milano, per festeggiare il libro e la lettura e creare nuovi lettori. Perché solo la conoscenza e la cultura, come abbiamo imparato nel corso di quest’anno, possono aiutarci ad affrontare le sfide del mondo che abitiamo e che ci abita. È in questa ottica che si iscrivono la grande attenzione e l’apprezzamento dell’Associazione Italiana Editori, che si tradurranno a breve in forme organiche di partecipazione“, si spiega inoltre nella presentazione, diffusa al termine di un appuntamento digitale svoltosi sulla pagina Facebook della manifestazione.

L’Associazione Italiana Editori quindi sarà tra gli enti promotori di BookCity Milano. “La generosità con cui il Comune di Milano e le quattro Fondazioni che hanno dato vita a BookCity Milano hanno accolto la nostra proposta per un maggiore coinvolgimento – ha commentato il presidente di AIE Ricardo Franco Levi – ci rende felici e rende più concreta la prospettiva di percorrere assieme altri dieci anni, e più, di grandi successi”. Levi, nel corso dell’incontro di presentazione, ha poi ricordato l’emergenza italiana dei bassi indici di lettura nazionali che, a loro volta, nascondono grandi disparità territoriali. “Il fatto che a Milano vi siano indici di lettura in linea con quelli europei non ci deve far dimenticare che non è così in altre zone del Paese. BookCity ha il merito di portare la lettura in ogni luogo della città, dalle periferie, agli ospedali, alle carceri. Siamo qui per dare il nostro contributo a un festival che alimenta il grande patrimonio culturale di questa città, un patrimonio che guarda a orizzonti più larghi della città stessa, perché il libro e la lettura non conoscono confini”.

COME PROPORRE UN EVENTO A BOOKCITY 2021

Per proporre un evento in una sede BookCity è necessario inviare una mail con titolo, tipologia e breve descrizione dell’incontro, relatori e libri presentati a puccinelli@bookcitymilano.it entro il 2 luglio 2021.

Per proporre eventi online o in una sede propria, occorre compilare il form presente su www.bookcitymilano.it. In questo caso, la scadenza per presentare le proprie proposte è stata quest’anno prorogata fino al 27 settembre 2021.

Lo scambio con altre città della Rete delle Città Creative Unesco, inaugurato tre anni fa con Dublino e proseguito nel 2019 con Barcellona, intende favorire anche in questa edizione di BookCity la diffusione del patrimonio letterario dei rispettivi Paesi e sostenere i giovani scrittori e traduttori nel ruolo di ambasciatori culturali nel mondo. La Città Creativa Unesco ospite di Milano City of Literature nei giorni della rassegna verrà comunicata nei prossimi mesi.

Bookcity prevede attività di promozione della lettura durante tutto l’arco dell’anno, come accaduto per le lectio inserite all’interno del programma della Milano Digital Week, gli incontri organizzati in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, o gli appuntamenti del progetto ideato e promosso da BookCity Milano e Fondazione Cariplo “La lettura intorno”.

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