Vitaliano Trevisan per la sezione Letteratura, Luciana Castellina per la sezione Economia e società e Carlo Ginzburg, a cui è andato il premio alla carriera…

Istituito a Cosenza nel 1949, il Premio Sila è uno dei più antichi premi letterari italiani e ha visto la partecipazione di molti dei grandi scrittori del ‘900, da Ungaretti a Bocca, da Malerba a Pontiggia e Sciascia. Quella corrente è la 5° edizione, dopo che il riconoscimento è rinato nel 2012 con il nome di Premio Sila ’49.

I vincitori di quest’anno sono, per la sezione ‘Letteratura’, Vitaliano Trevisan (classe ’60, vicentino, ha pubblicato diversi libri per Einaudi, come Stile Libero I quindicimila passi nel 2002 e Una notte in Tunisia nel 2011); la politica, scrittrice e giornalista (è stata tra i fondatori del gruppo del Manifesto) Luciana Castellina si è aggiudicata la sezione ‘Economia e società’ – recentemente ha pubblicato con Nottetempo Siberiana (2012) e Guardati dalla mia fame (scritto con Milena Agus, 2014). Mentre il premio alla carriera è stato assegnato a Carlo Ginzburg, classe ’39, torinese, storico della mentalità e della cultura popolare tra il 16° e il 17° secolo e professore all’università di Bologna dal 1976, quindi nelle Università di Harvard, Yale, Princeton e alla University of California di Los Angeles. Dal 2006 insegna Storia delle culture europee presso la Normale di Pisa.

La cerimonia di premiazione, condotta dal giornalista Paride Leporace, si terrà sabato 26 novembre presso il Palazzo Arnone di Cosenza, alle ore 18:00.

Alle 11:30 di sabato 26 è in programma anche una Lectio Magistralis a cura di Carlo Ginzburg, dal titolo: I benandanti cinquanta anni dopo.

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