“Vivo e scrivo” è un laboratorio di scrittura emotivo/creativa che punta sulla riscoperta del proprio corpo come spazio ricco di suggestioni, emozioni, tracce da rinvenire e seguire per la realizzazione di un racconto scritto. Ne parla su ilLibraio.it la scrittrice Elena Mearini

Se ci fermiamo ad ascoltare il nostro corpo in tutte le sue parti, possiamo ritrovare gli echi di ciò che abbiamo vissuto. In un muscolo contratto si nasconde un abbandono, nel ventre teso un’aspettativa, nel respiro corto quelle parole trattenute e mai pronunciate. Il corpo ci domanda di essere ascoltato, sì. E perché avanza questa richiesta? Per renderci consapevoli dei nostri reali bisogni, per farci conoscere e toccare quelle urgenze spesso sottovalutate, soffocate dalla frenesia del quotidiano.

Vivo e scrivo” vuole essere un’esperienza di ri-scoperta e ri-appropriazione del corpo ma non solo, un percorso di avvicinamento e riconciliazione con la realtà.

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Nelle cose che ci circondano noi troviamo l’idea creativa, il respiro poetico, la spinta narrativa. Ed è necessario il corpo per incontrare le cose, conoscerle da vicino, dialogare con esse in uno scambio che può diventare atto creativo.

Lo scrivere nasce dall’osservazione e dall’ascolto, pratiche che senza il corpo non sarebbero possibili. Dobbiamo allenarci a stare in noi e con noi per scoprire le bellezze sommerse che ci abitano e restituirle alla luce, un po’ come fossimo sommozzatori con il compito di recuperare i tesori di un relitto in fondo al mare.

Sarà poi la parola a dare un senso narrativo ai nostri ritrovamenti. Dal corpo emergeranno volti, luoghi, oggetti che cercheremo di assemblare per dare vita a un racconto, il nostro racconto, quello che da tempo ci giace dentro in attesa di spiccare il grande salto verso il fuori di tutti.

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Ma come si fa a “mettere in piedi” un racconto e farlo poi andare incontro alla gente? Bisogna educarlo ai primi passi, insegnarli cose come spazio ed equilibrio, movimento e coordinazione. Bisogna renderlo “corpo autonomo”, capace di trovare il proprio posto nel mondo. Analizzeremo le principali tecniche narrative, lo studio della struttura, trama, personaggi, senza mai perdere però l’aggancio con la nostra fisicità, la stretta di mano tra mente e corpo, un sodalizio necessario a qualsiasi creazione artistica e rivelazione umana.

Il laboratorio riserverà poi delle sorprese ai partecipanti invitando autori di narrativa ed editori che racconteranno i diversi risvolti della scrittura. Come si arriva alla pubblicazione di un romanzo? Quali sono i criteri che la determinano? Perché un autore sceglie di scrivere un giallo piuttosto che un romanzo di formazione? La scelta del genere è legata un’urgenza espressiva? Sono tanti gli interrogativi da porre a chi ha fatto dello scrivere il proprio mestiere, ma la domanda fondamentale è quella che ognuno di noi porrà a sé stesso: Io, cosa voglio dire? Cosa, davvero, non posso tacere?

Vi aspettiamo a Vivo e scrivo per scoprirlo insieme.

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L’AUTRICE – Elena Mearini (classe 1978) è una scrittrice che si occupa di narrativa e poesia e conduce laboratori di scrittura in comunità e centri di riabilitazione psichiatrica. Nel 2009 è uscito il suo primo romanzo, Trecentosessanta gradi di rabbia (Excelsior 1881), con il quale ha vinto il premio giovani lettori “Gaia di Manici-Proietti”; successivamente ha pubblicato Undicesimo comandamento (Perdisa pop, 2011), A testa in giù (Morellini editore, 2015) e ha firmato due raccolte di poesie: Dilemma di una bottiglia (Forme Libere editore) e Per silenzio e voce (Marco Saya editore). Nel 2016 è uscito per Cairo Editore il suo romanzo più recente: Bianca da morire.

Bianca da morire

IL LABORATORIO A MILANO –Vivo e scrivo” è un laboratorio di scrittura emotivo/creativa che punta sulla riscoperta del proprio corpo come spazio ricco di suggestioni, emozioni, tracce da rinvenire e seguire per la realizzazione di un racconto scritto. È una delle diverse attività creative e riabilitative offerte a Milano da ActsFactory, sotto la supervisione del dottor Paolo Giovannelli, Psichiatra e Psicoterapeuta, docente presso l’Università degli Studi di Milano.

L’obiettivo è quello di guidare i partecipanti alle lezioni verso una scrittura consapevole, perché la parola, quando usata con consapevolezza, può fare star bene. Ogni lezione è suddivisa in due parti, la prima dedicata all’ascolto della propria fisicità ed emotività; la seconda, invece, è dedicata agli aspetti più tecnici e accademici della scrittura: studio del personaggio, struttura e sviluppo della trama e tutto ciò che occorre alla costruzione di una storia.

Condotto nella seconda metà di febbraio dall’autrice e drammaturga Emina Gegic e dalla scrittrice Elena Mearini, il laboratorio prevede inoltre diversi interventi di autori di narrativa contemporanea ed editori, che aiuteranno i partecipanti a comprendere meglio l’arte di scrivere.

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