Diritto allo studio e libri scolastici: “nel 2025 l’aumento dei prezzi è in linea con l’inflazione, tra l’1,7% e l’1,8%”. Giorgio Riva, presidente del gruppo Educativo dell’Associazione Italiana Editori: “È necessario un intervento pubblico lungo due direttive: la detrazione delle spese per l’acquisto a favore di tutte le famiglie, e una maggiore razionalizzazione ed efficienza del processo di distribuzione degli aiuti alle famiglie in povertà assoluta” – I particolari
Anche quest’anno, puntualmente, si torna a parlare della spesa per i libri scolastici. A questo proposito, nel 2025 l’aumento medio dei prezzi dei libri di testo nel 2025 è dell’1,7% per la scuola secondaria di primo grado e dell’1,8% per la scuola secondaria di secondo grado, “in linea con l’inflazione (1,7% a maggio su base annua, stima preliminare di Istat)”. Lo comunica l’Associazione Italiana Editori, sulla base dei prezzi di listino forniti dagli editori e trasmessi al Ministero dell’Istruzione e del Merito.
AIE nella nota inolte ricorda che gli editori stabiliscono il prezzo dei testi scolastici nel mese di gennaio di ogni anno, consegnando i listini all’Associazione, che li condivide con il Ministero e con le segreterie scolastiche. Questi prezzi rimangono invariati per tutto l’anno e non possono essere modificati/aumentati in corso d’anno.

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AIE ricorda poi che l’inflazione cumulata nel periodo maggio 2021- maggio 2024 è stata pari al 14,7% mentre i prezzi dei libri di testo dal 2021 al 2024 sono cresciuti del 7,5% per la scuola secondaria di primo grado e dell’8,2% per la scuola secondaria di secondo grado, ovvero la metà dell’inflazione.
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“Nell’ultimo cinquennio gli editori hanno limitato gli aumenti dei prezzi contribuendo così a non aggravare il peso economico sulle famiglie, nonostante i costi che affrontano siano aumentati – spiega Giorgio Riva, presidente del gruppo Educativo di AIE –. L’incremento dei prezzi dei libri di testo infatti è ben lungi dall’aver recuperato l’incremento inflattivo. È necessario un intervento pubblico lungo due direttive: la detrazione delle spese per l’acquisto a favore di tutte le famiglie, come già c’è per le spese per la salute, lo sport e gli animali da compagnia e una maggiore razionalizzazione ed effi-cienza del processo di distribuzione degli aiuti alle famiglie in povertà assoluta, fondi che devono arrivare ai beneficiari e farlo in tempi brevi. Sono interventi necessari per garantire un effettivo diritto allo studio a tutte e a tutti”.