Appuntamento conclusivo per la prima edizione del Premio Inge Feltrinelli. Raccontare il mondo, difendere i diritti – Ecco tutte le opere e le autrici premiate, a partire da Wayétu Moore per il romanzo “I draghi, il gigante le donne”

Appuntamento conclusivo per la prima edizione del Premio Inge Feltrinelli. Raccontare il mondo, difendere i diritti, il riconoscimento promosso da Gruppo Feltrinelli e Giangiacomo Feltrinelli “per sostenere la cultura e la parola come veicolo di promozione e difesa dei diritti”.

Durante la cerimonia di premiazione che si è tenuta presso la sede della Fondazione Feltrinelli a Milano, a proclamare la scrittrice, la giornalista e la scuola vincitrice, sono stati rispettivamente il Presidente Carlo Feltrinelli e l’Amministratrice Delegata Alessandra Carra, la giornalista Lucia Annunziata e l’insegnante Franco Lorenzoni.

La vincitrice della categoria “Diritti in Costruzione”, dedicata alle opere di fiction e non-fiction, è la scrittrice Wayétu Moore con I draghi, il gigante le donne (Edizioni E/O, nella foto in alto), “un’opera in cui il crudo realismo della guerra civile in Liberia si intreccia con l’ingenua fantasia di una giovanissima protagonista”.

premio inge feltrinelli
Tra le inchieste giornalistiche raccolte per la categoria “Diritti Violati”, si è distinta invece La trilogia del confine: vite sospese tra Bielorussia e Polonia di Agata Kubis, “potente ed efficace nella sua capacità di accendere i riflettori sull’esperienza dei migranti intrappolati nelle foreste sul confine tra Polonia e Bielorussia”.

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Infine, tra le sceneggiature di podcast proposte dalle scuole superiori italiane per la categoria “Diritti in pratica”, ad aggiudicarsi il primo posto è PUNTOACAPO, il lavoro curato dalla classe 4D del Liceo Scientifico Pasquale Stanislao Mancini di Avellino “che ripercorre, tra avversità e pregiudizi, il lungo e complesso itinerario di integrazione di donne rifugiate approdate in lrpinia in cerca di libertà”.

In aggiunta ai primi premi, per ciascuna delle prime due categorie sono state assegnate dalla giuria internazionale anche due menzioni speciali. Tra le inchieste giornalistiche, la “Menzione Speciale alle fonti e ai linguaggi innovativi” è stata assegnata dal giornalista Ezio Mauro a The banality of brutality. 33 giorni sotto assedio a Bucha, in Ucraina di Elena Loginova e Yana Korniychu, mentre l’operazione giornalistica della testata indipendente Mada Masr è stata riconosciuta come il “Miglior progetto editoriale indipendente”, premiato sempre dal giornalista.

Per le opere di fiction e non-fiction, a salire sul palco è stata Kerri Arsenault con il suo Mill Town. La resa dei conti (Black Coffee), premiata da Piergaetano Marchetti, in rappresentanza di Bookcity, e da Ricardo Franco Levi, in rappresentanza di AIE, come l’opera capace di mettere al centro il “Tema emergente”.

Il “voto del pubblico” ha invece identificato Prostitute in rivolta. La lotta per i diritti delle sex worker di Molly Smith e Juno Mac (Tamu) “come il titolo più capace di accendere la riflessione sulle richieste di riconoscimento e sulle nuove domande di tutela emerse nella società contemporanea”, premiato sul palco da Nana Lohrengel, in rappresentanza di Scuola Librai.

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