2a puntata del “viaggio” – La crisi si fa sentire anche nella “capitale dell’editoria italiana”, ma non mancano le realtà che sperimentano… – Interviste alle #libreriecheresistono

Il nostro viaggio tra le librerie che “resistono” fa tappa a Milano, la “capitale dell’editoria italiana”. Nella città in cui si vendono più libri, e in cui, tra l’altro, è attiva l’associazione Lim – Librerie Indipendenti Milano (che raggruppa circa 30 negozi), la crisi si fa sentire, ma non manca chi, anche in questa fase assai complessa, sperimenta e propone nuovi format. Senza dimenticare chi, invece, punta sul ruolo “tradizionale” del libraio e sui consigli personalizzati

 

Claudio Oxoli della Libreria Lirus (fonte: http://www.marcosymarcos.com)

Claudio Oxoli della Libreria Lirus (fonte foto: http://www.marcosymarcos.com)

 

Cominciamo da una realtà ormai consolidata, la Lirus, che dal 1991 accoglie una clientela fedele a pochi metri dalla Stazione Centrale. Claudio Oxoli, 63 anni di grinta e passione per il suo mestiere, che tra qualche mese festeggerà 50 anni da libraio, ci racconta: “La crisi c’è da ormai sei anni, e non nascondo che fa paura. Ma ci tengo anche a dire che non è in crisi la passione per la lettura. Semplicemente, i nostri clienti hanno meno soldi da spendere per i romanzi. Io e i miei quattro colleghi ci sforziamo di consigliare solo testi in cui crediamo davvero, per andare oltre i bestseller del momento”. Alla Lirus tutte le decisioni sono “condivise”, e nella scelta dei romanzi da consigliare vengono coinvolti anche i clienti più fedeli: “Con alcuni si è ormai creato un rapporto di amicizia, oltre che di stima reciproca”. Oxoli e la sua “squadra” organizzano presentazioni con gli autori e firma-copie, “ma senza esagerare”, e “solo se crediamo in uno scrittore”. Il libraio milanese, come molti suoi colleghi, è critico nei confronti dell’eccesso di campagne promozionali, e se la prende anche con il mancato rispetto della Legge Levi che regola gli sconti in libreria: “Deve entrare in testa a tutti che se la gente non ha soldi non compra i libri nemmeno se sono super-scontati…”.

 

I librai della Centofiori di Milano

I librai della Centofiori di Milano

 

Ci spostiamo in piazzale Dateo, dove ha sede la CentofioriAndrea Spazzali e  Roberto Tartaglia l’hanno presa in gestione nel 2005. “L’anno prossimo festeggeremo il decennale – ci spiega Tartaglia  – e il filo conduttore del nostro mestiere rimane lo stesso: puntare sui consigli… ormai i clienti si fidano delle nostre proposte”. In questi anni la Centofiori ha abbandonato il ramo universitario (nella precedente gestione la libreria era specializzata in testi di psicologia, ndr): “Abbiamo concentrato l’attenzione sui gialli, una nostra comune passione, sui libri per i bambini e sui titoli delle case editrici indipendenti“, prosegue Tartaglia, che si sofferma poi sul problema con cui la maggior parte delle librerie – non solo a Milano – fa i conti: “La difficoltà è soprattutto finanziaria… c’è poca liquidità. Ovviamente tutti speriamo in una ripresa nei prossimi mesi ma, allo stesso tempo, siamo consapevoli che non arriverà senza una ripartenza generale dell’economia”. Con Roberto Tartaglia  parliamo anche dei progetti della Lim, di cui la Centofiori fa parte: “I librai indipendenti sono abituati a far tutto da soli, e all’inizio abbiamo faticato a ingranare. Ma con il passare dei mesi la situazione è migliorata. Anche quest’anno abbiamo collaborato con Bookcity. Vogliamo che il marchio dell’associazione sia sempre più visibile…”.

 

La libreria Centofiori di Milano

La libreria Centofiori di Milano

 

“More than read”. E’ questo lo slogan che nel novembre 2013 ha accompagnato l’apertura, in zona Porta Romana, di Open, spazio innovativo di circa 1000mq dedicato ai libri (e-book compresi, con la presenza di un “libraio digitale”: Simone Proserpio) ma non solo. A fondarlo, Giorgio Fipaldini, Fabrizio Cosi, Piergiorgio Mancone e Carla Parisi. Open si è ben presto imposto non solo come un punto di riferimento per l’editoria milanese ma, soprattutto, come un luogo in cui più generazioni si incontrano: per studiare, rilassarsi con un aperitivo, partecipare a workshop e presentazioni di libri… Ma non solo: c’è anche un’area per il co-working. Tra gli eventi organizzati, come ci racconta Proserpio, “il Book Date, variazione sul tema dello Speed Date… un appuntamento al mese, che vede protagonisti 8 uomini e 8 donne, che hanno a disposizione pochi minuti per conoscersi a partire dai propri gusti letterari…”. Non solo: “Piace molto anche il Jukebox letterario, in collaborazione con l’Accademia della felicità…”.

Open Milano

La libreria Open di Milano

 

Restiamo nell’ambito delle realtà emergenti per citare i casi de Il Mio Libro di Cristina Di Canio (a cui è venuta la bella idea “viral” del “libro sospeso”), in Via Sannio, a due passi da piazzale Lodi, e dello Spazio bk, in zona Isola, forte di una splendida selezione di testi per bambini e di volumi dedicati alla grafica. Le giovanissime Diletta e Chiara condividono la passione per i libri illustrati, i tessuti e l’artigianato, e si danno molto da fare per coinvolgere il quartiere.  Tra le nuove realtà, c’è anche Belleville, che ha aperto da poco in via Poerio. La libreria, su due piani, prende il nome dal quartiere parigino in cui Pennac ha ambientato alcuni suoi libri. Belleville è dedicata alla narrativa, “con qualche incursione nella saggistica e nella fotografia”. Va precisato che, oltre che libreria, è anche scuola di scrittura creativa, di copywriting e di fotografia.

 

Ci spostiamo in via Savona, dove nel giorno del solstizio d’estate del 2010 ha aperto Gogol & Company, attivissima libreria, ma anche frequentato bar-bistrot (dalla colazione all’aperitivo), oltre che location per mostre ed eventi. Proprio come nel caso di Open anche qui si organizzano numerose presentazioni, sfruttando l’ampia piazza in cui ha sede la libreria (foto grande, ndr), che si muove bene anche in rete.

La libreria Gogol & Company di Milano

La libreria Gogol & Company di Milano

 

E chiudiamo questo mini-tour meneghino (senza pretese di esaustività) ricordando che la libreria Utopia di Milano, dopo il trasferimento da largo La Foppa a Città Studi e una pausa di qualche mese, ha da poco riaperto nel cuore del quartiere di Garibaldi, in via Marsala: Lucio Morawetz (nella foto in basso), il titolare, ha spiegato che l’assortimento della libreria è meno ampio ma più profondo, e che è stato previsto un angolo dedicato all’usato di qualità. Tra l’altro, è anche prevista la pubblicazione di e-book…

Il libraio dell'Utopia Lucio Morawetz

Il libraio dell’Utopia Lucio Morawetz

 

(fine seconda puntata)

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