Il 5 marzo è in programma l’inaugurazione della libreria Belleville. Paola Tombolini, neo-libraia, ha cambiato vita dopo aver fatto altri lavori, e ora sogna di dar vita a luogo di incontro e aggregazione – La storia
Una nuova libreria indipendente in città. Una bella notizia che arriva da Torino, dove il 5 marzo è in programma l’inaugurazione della libreria Belleville.
Siamo in piazza De Amicis 80/E, nel quartiere San Salvario. Nel nuovo negozio c’è spazio per narrativa, gialli, noir, libri per bambini e ragazzi, e anche per un angolo dedicato a prodotti di cartoleria e puzzle. La libreria, inoltre, effettua consegne e spedizioni in tutta Italia.
“Far nascere dal nulla una libreria significa prima di tutto decidere quali libri proporre nel proprio negozio. Questa è stata e sarà di sicuro la parte più complessa di tutto il percorso, perché l’offerta è immensa, ma inevitabilmente bisogna fare delle scelte e sacrificare qualcuno, anzi moltissimi scrittori che sicuramente meriterebbero di avere un posto in prima fila. Ho passato ore e ore aggirandomi tra le corsie, soppesando trame, facendomi guidare dal cuore a volte e altrettante dalla ragione. Avrò scelto bene? Avrò sbagliato tutto? Questo me lo diranno i miei futuri lettori, non c’è un altro modo per saperlo, o perlomeno io ancora non l’ho imparato. So già che mancherà sicuramente quel titolo fondamentale o quel bestseller imperdibile, ma forse ce ne saranno altri che sapranno accontentare comunque chi verrà a trovarmi. Per ora io vi dico solo che me li leggerei tutti, se solo imparassi a fermare il tempo”, ha spiegato sui social la libraia, Paola Tombolini.
La neo-libraia ha raccontato all’edizione torinese del Corriere della Sera il suo percorso: prima di questa avventura, è stata dieci anni in Kimberly Clark, poi è andata a lavorare in una società di consulenza e a seguire, per diversi anni, ha gestito una scuola di lingue (“sono una di quelle che è crollata con il lockdown. La mia Oxford Centre era una scuola ben avviata ma con i corsi in presenza. Purtroppo non ce l’abbiamo fatta a superare questa terribile crisi”).
Il nuovo spazio, come si legge su Quotidianopiemontese.it, “vuole proporsi come luogo di incontro e aggregazione dove poter fare cultura nel senso più ampio e variegato del termine: incontri con autori, corsi di formazione, seminari, dibattiti e momenti conviviali rivolti a esplorare anche quegli aspetti più pop e underground troppo spesso trascurati da circoli e associazioni più tradizionali. Per questo la libreria sta già predisponendo uno spazio apposito e adeguato adiacente al punto vendita”.