Cresciuti insieme dai tempi delle medie, i tre amici si sono trovati a lavorare insieme in una libreria a Lucca. Poi l’idea e la voglia di mettersi in gioco in prima persona: ora hanno restituito a Viareggio uno dei suoi luoghi simbolo, la libreria La Vela, “spazio di aggregazione e scambio” – I particolari

Aprire una libreria, di questi tempi, è un atto di dovere nei confronti del luogo in cui si vive e della stessa società”. E se la libreria che scegli di (ri)aprire è quella che raccoglie i ricordi di generazioni di cittadine e cittadini, tutto acquista maggior valore.

È ciò che hanno fatto a Viareggio tre ragazzi, tre amici, restituendo alla città uno dei suoi luoghi simbolo: la libreria La Vela, in via Garibaldi.

Molte volte, passando di fronte al negozio, abbandonato ormai da 3 anni, Stefan Ostling, Natale Surace e Filippo Francesconi, hanno fantasticato su come sarebbe stato vedere di nuovo accese quelle luci e aperta quella saracinesca. E, finalmente, dopo un’esperienza lavorativa rocambolesca che ha dato loro il giusto coraggio, si sono decisi e domenica 31 agosto hanno riaperto le porte.

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“Abbiamo voluto mantenere parte dell’arredamento della vecchia libreria proprio per creare un ponte tra quello che è stata e quello che sarà La Vela”, ci racconta Ostling, che spiega anche di voler creare “un luogo di aggregazione e scambio“, dove tutti possano riconoscersi simili.

“Puoi venire qui in cerca di un libro, o per bere un caffè (sì, la libreria al piano di sopra ha un’ampia e fornita “cambusa”) e restare per fare due chiacchiere”, aggiunge Surace.

librai viareggio

Cresciuti insieme dai tempi delle medie, con un appuntamento settimanale dedicato ai giochi di ruolo che ha permesso di sviluppare un’amicizia profonda, i tre amici si sono trovati a lavorare nello stesso posto, una libreria a Lucca, che, però, un anno fa è andata in crisi. Da qui l’idea e la voglia di mettersi in gioco in prima persona, dando vita a un progetto tutto loro: “Abbiamo tre personalità diverse ma complementari, e ognuno porta il proprio contributo. Anche in questa fase abbiamo cercato di condividere tutto, dubbi ed entusiasmi, con sincerità”, ci racconta Francesconi.

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In futuro concerti acustici e cineforum?

E quali saranno i progetti futuri de La Vela? Per il momento le idee, dai concerti acustici ai cicli di film d’autore, sono tante, e troveranno la loro realizzazione nel tempo, ma tutte con l’intento di creare un’offerta varia, che abbracci i gusti di un pubblico ampio.

Lettrici e lettori che hanno risposto con calore e affetto all’inaugurazione, e che continuano ad affollare la libreria per ritrovare la scala che salivano da piccoli per mano al nonno, o lo scaffale da cui hanno preso quel libro che gli ha cambiato la vita. Per cui è il caso di dirlo: vento in poppa, ragazzi!

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Fotografia header: Nella noto, da sinistra, Stefan Ostling, Natale Surace e Filippo Francesconi

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